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Cronaca

La struttura per anziani ha giocato d'anticipo: così il coronavirus non è entrato nell’Asilo dei Nonni

L’Asilo dei Nonni “San Giovanni Paolo II” di Coccolia, Centro residenziale per 26 anziani a servizio delle provincie di Forlì-Cesena e Ravenna, è riuscito finora a mantenere indenni dal Covid-19 i 26 ospiti,

L’Asilo dei Nonni di Coccolia è Covid-free? E’ perché ha giocato d’anticipo. "Le drammatiche notizie sulle case di riposo, anche locali, contagiate dal Coronavirus, mi addolorano molto, ma confermano anche la bontà delle scelte di prevenzione adottate nella nostra struttura non appena si è manifestata l’emergenza sanitaria determinata dal Coronavirus". Luisa Corazza, esule istriana di Parenzo e residente a Ravenna dai primi anni Sessanta, è operativa soprattutto a Forlì per aver fondato, oltre 40 anni fa, l’onlus "Gruppo di Preghiera di Montepaolo: si tratta di un’associazione ecclesiale con ben 240 aderenti dediti a molteplici opere socio-assistenziali a fianco di ammalati, carcerati, disadattati, persone con problematiche familiari e sociali, o anche solo deluse dalla vita.

"Siamo persone di buona volontà - dichiara Luisa - che cercano di portare aiuto a chi è in difficoltà in Diocesi, in Italia e nel mondo, all’insegna del principio evangelico: “Qualsiasi cosa fate ad uno di questi, la fate a me". Dal 2006, la Corazza ha assunto anche le redini dell’Asilo dei Nonni “San Giovanni Paolo II”, centro residenziale per 26 anziani a servizio delle provincie di Forlì-Cesena e Ravenna, condotto dalla Cooperativa Sociale “Benedetta Bianchi Porro” onlus. Sin dai primi di marzo, la struttura ha messo in quarantena tutti gli ospiti, affiancandoli con figure assistenziali stabili e residenti e vietando a parenti ed amici di entrare "sino a nuovo ordine". Luisa è assolutamente convinta della bontà delle decisioni prese: “I nonni stanno bene e sono gioiosi come quasi non erano prima del Coronavirus".

Gli anziani sono assistiti anche moralmente, grazie al coinvolgimento in molteplici attività ricreative e spirituali. La misura preventiva adottata dai responsabili dell’Asilo, rientra nello spirito familiare di gestione della Casa: “Tranquillità, serenità, assistenza – si legge sul sito www.asilodeinonni.eu - il Centro Assistenziale Asilo dei Nonni S. Giovanni Paolo II in località Coccolia, è un luogo accogliente e piacevole, volto al recupero e alla qualificazione della vita umana”. La casa è stata formalmente aperta nel 2006, ma affonda le radici nell’antico asilo parrocchiale di Coccolia, sorto nel 1900 dal lascito testamentario della signora Maria Macrelli.

Opera in assenza di lucro, vive esclusivamente sulle rette degli assistiti e “si compone di un asilo, di un centro diurno e di una comunità alloggio, dove ogni giorno 26 ospiti parzialmente autosufficienti e non autosufficienti e 10 ospiti del centro diurno trovano conforto, sostegno e aiuto, con la collaborazione di un personale attento e altamente qualificato”. Da ottobre 2016 è attiva anche la Residenza Tabor, struttura ricettiva che accoglie fino a 8 persone, dotata di una spa per anziani. "Le misure adottate - precisa Luisa Corazza - si sono rivelate rassicuranti non solo per gli anziani accolti, ma anche per i familiari che si affidano serenamente a noi”. Perché tutto continui ad andare bene non bastano le precauzioni umane. Da donna di grande fede qual è, Luisa chiude affidandosi al soprannaturale: "Confidiamo sempre nel Signore". 

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