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Cronaca

Sono 23 gli studenti in partenza per Auschwitz sul treno della memoria

Anche per il 2017 l'Unità Politiche Giovanili ha aderito al progetto "Promemoria Auschwitz": l'avventura inizia con il viaggio a Cracovia e continua nei luoghi della memoria a Forlì

Sono 23 gli studenti di quarta superiore degli istituti di Forlì e dei comuni vicini che partiranno venerdì alla volta di Cracovia, destinazione finale: i campi di concentramento e detenzione di Auschwitz. Anche per il 2017, infatti, l'assessorato alle Politiche Giovanili e l'Unità Politiche Giovanili del Comune di Forlì sostengono l'iniziativa "Progetto promemoria Auschwitz", organizzata dall'associazione di promozione sociale Deina ed il Centro per la Pace di Cesena. I 23 studenti, provenienti dalle scuole di Forlì, Bertinoro, Forlimpopoli, Predappio, Santa Sofia e Galeata, si daranno appuntamento con altri ragazzi, provenienti da tutta Italia, nel Brennero da dove partirà il "treno della memoria" che li porterà a Cracovia. Ogniuno dei 23 partecipanti, estratto a sorte tra i 300 candidati di Forlì e comuni limitrofi, aderisce al progetto con una quota di 100 euro; i restanti 370 euro necessari a coprire le spese per ogni ragazzo vengono finanziati dal Comune di appartenenza.

IL VIAGGIO - Arrivati a Cracovia, il gruppo di studenti visiterà il museo storico "Fabbrica di Oskar  Schindler", l'ex ghetto nazista, lo storico quartiere ebraico di Kazimierz. Durante la prima serata si terrà uno spettacolo teatrale dal titolo "La scelta" di e con Marco Cortesi e Mara Moschini; il secondo giorno i ragazzi visiteranno i due campi di concentramento e sterminio di Auschwitz. In tutto il percorso gli studenti saranno accompagnati da peer educator, debitamente preparati, e dai rappresentanti dell'associazione Deina che li guideranno in momenti di riflessione e di condivisione. "L'obiettivo del progetto - spiega Gianluca Corzani, membro dell'associazione Deina - è quello di accompagnare le giovani generazioni alla scoperta e alla comprensione della complessità del reale a partire dal passato e dalle sue rappresentazioni, affinchè possano acquisire lo spirito critico necessario a un protagonismo nel presente". L'esperienza si articola quindi in una prima fase di preparazione, in cui gli studenti vengono preparati sull'argomento, segue poi il viaggio stesso, "ma il vero punto chiave - spiega il peer educator Giovanni Nicolucci, che a sua volta, qualche anno fa, ha aderito al progetto come studente - è l'esperienza di resistuzione, ovvero il momento in cui i ragazzi ritornano nelle loro scuole, nelle loro classi e raccontano ciò che hanno vissuto. L'anno scorso, l'esperienza di ritorno con gli studenti di Forlì si è concretizzata in un'attività sul tema anti-razzismo; quest'anno, i ragazzi, al loro ritorno creeranno dei percorsi nei luoghi della memoria della loro città, in cui faranno loro stessi da ciceroni, il tutto in collaborazione con il progetto di architettura dei regimi totalitari Atrium".

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