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Cronaca

Si suicidò lanciandosi dal tetto del Liceo: la Procura chiede il rinvio a giudizio dei genitori

Dopo circa un anno e mezzo il lavoro degli inquirenti si è concluso. Il procuratore capo Sergio Sottani e il sostituto Filippo Santangelo hanno chiesto il rinvio a giudizio dei genitori.

Si suicidò lanciandosi dal tetto del Liceo Classico di Forlì. Fu un caso che sconvolse l'intera città mercuriale quello della studentessa di 17 anni, che il 17 giugno del 2014 scelse di farla finita con la vita, che vide i genitori iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Forlì con le accuse di maltrattamenti in famiglia in concorso, con l'aggravante della morte della persona offesa e istigazione al suicidio. I magistrati hanno chiesto il rinvio a giudizio.

Nelle mani degli investigatori la lettera scritta a mano, nella quale sono riportate le ragioni del suicidio. E proprio nello sfogo scritto a mano che la giovane avrebbe evidenziato il rapporto degenerato con i familiari nel tempo. A quanto pare più volte avrebbe manifestato l'intenzione di suicidarsi, dopo una lite familiare la domenica prima della sciagura, durante la quale era stato riferito che non avrebbe potuto proseguire gli studi in Cina come era nei desideri della studentessa.

Gli uomini dell'Arma perquisirono l'abitazione dove viveva la 17enne, trovando diversi post-it con i pensieri della giovane e sequestrando anche il computer della stessa ai fini delle indagini. Dopo circa un anno e mezzo il lavoro degli inquirenti si è concluso. Il procuratore capo Sergio Sottani e il sostituto Filippo Santangelo hanno chiesto il rinvio a giudizio dei genitori. Il prossimo 3 marzo il giudice per le indagini preliminari deciderà se i familiari andranno o processo o archiviare il caso.

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