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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Per un anno chatta con un profilo fake, giovane di 24 anni si suicida: caso doloroso raccontato dalle Iene

La 'iena' Matteo Viviani è così arrivata tra Forlì e Forlimpopoli per raccontare una vicenda dai forti tratti emotivi per la quale la Procura della Repubblica lo scorso giugno ha chiesto un'archiviazione

Una storia dolorosa che ha visto il suicidio di un ragazzo forlivese di 24 anni, quella raccontata da un servizio delle Iene nella puntata di martedì. La 'iena' Matteo Viviani è così arrivata tra Forlì e Forlimpopoli per raccontare una vicenda dai forti tratti emotivi su cui hanno indagato anche i carabinieri e per la quale la Procura della Repubblica, però, lo scorso giugno ha chiesto un'archiviazione per il reato principale ipotizzato, vale a dire la morte come conseguenza di altro delitto.

La relazione con un profilo fake

La storia vede appunto come protagonista Daniele, un giovane di 24 anni, che ha studiato all'Istituto Geometri e che dalla fine della scuola lavorava nell'impresa edile del padre. Evidentemente con una rete sociale molto debole, come poi è apparso nel corso del servizio delle Iene, il giovane ha intrecciato una relazione virtuale con una ragazza poi risultata inventata, una 'Irene Martini' con foto profilo bellissime (si è poi scoperto rubate dai profili social di una modella).

La relazione virtuale si è dipanata in ottomila messaggi e a volte fino a 17 ore di chattate al giorno, è durata per più di un anno ed era costituita da sinceri messaggi amorosi da parte di Daniele, ben contraccambiati dal profilo falso, e in cui a un certo punto sono emerse però chiaramente le fragilità emotive e sentimentali del ragazzo, tanto che più volte nei messaggi il giovane annuncia i suoi propositi suicidari nel momento in cui il rapporto, sempre virtuale, si incrina a causa del sospetto del giovane di essere stato raggirato, e quando lui mostra segni di disperazione per la distruzione di una figura che sembrava perfetta.

Il suicidio

Propositi purtroppo realizzati il 23 settembre 2021, quando i genitori lo trovano impiccato in casa, a Forlì. Un giovane “sprovveduto e incapace di difendersi”, lo ha definito la psicoanalista Giuliana Barberi, una persona, però “come tante” con quelle caratteristiche emotive, specialmente tra i giovani più introversi. Daniele aveva tenuto nascosto a tutti i parenti questo rapporto virtuale che si è snodato per mesi attraverso la tastiera dello smartphone.

Chi c'era dietro

La famiglia è riuscita a individuare chi c'era dietro il profilo fake, incrociando dei dati su internet: si tratta di un 64enne di Forlimpopoli. Al soggetto, in particolare, si addebita di non aver interrotto la finzione neppure quando il 24enne mostrava volontà di suicidio. Il 24enne, in particolare, secondo la famiglia del giovane che ha poi denunciato il forlimpopolese, sarebbe stato vittima di una sorta di “tortura psicologica” fatta di un mix di parole dolci e aggressive, momenti di intimità (sempre virtuale) a lunghi periodi di spietati silenzi, anche quando si percepiva facilmente la sua crescente fragilità. Non solo: il 64enne avrebbe svolto anche più parti in commedia, fingendosi anche 'Claudia', un altro profilo fake a cui Daniele si affidava per i consigli di natura affettiva nel rapporto con Irene.. 

Per l'esperta sentita dalle Iene si tratterebbe di un meccanismo di giogo psicologico, insomma, non dissimile da quello in cui vivono spesso le donne maltrattate dal compagno che non si risolvono a interrompere la relazione. Mentre da parte di chi tiene le redini del gioco vi è un “senso di potere”, ha ipotizzato nel servizio delle Iene la psicanalista Barberi.

La denuncia

Assistiti dall'avvocato Sabrina Mancini del foro di Forlì, e forti di una consulenza legale dettagliata delle chat realizzata dal professor Cristiano Barbieri dell'Università di Pavia, la famiglia ha denunciato il 64enne. La Procura della Repubblica, però, al termine delle indagini dei carabinieri ha chiesto l'archiviazione del reato più grave, quello di “morte come conseguenza di altro delitto”, mantenendo solo quello di “sostituzione di persona”, per il quale è stato emesso un decreto penale di condanna. La famiglia, tuttavia, ha già proposto opposizione all'archiviazione e nei prossimi mesi sarà fissata un'udienza.

Bloccato dall'inviato delle Iene Matteo Viviani, il 64enne forlimpopolese da parte sua si è giustificando sostenendo che “se aveva problemi di testa non è colpa mia” e ha parlato della finta relazione come di uno “scherzo durato un bel po'”. 

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