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Cronaca

Svastiche sulla storia della Romagna: deturpato il murale del sottopasso Santa Chiara

Ignoti vandali hanno infatti disegnato diverse svastiche sull'opera realizzata nell'ambito del progetto Street-Art Forlì 2019

Deturpato il murale "Romagna in Fiore" che abbellisce il sottopasso della rotonda Santa Chiara. Ignoti vandali hanno infatti disegnato diverse svastiche sull'opera realizzata nell'ambito del progetto Street-Art Forlì 2019, promosso dalla Cooperativa Sociale Paolo Babini in collaborazione con il Comune e coordinato dall'associazione di Promozione Sociale "Romagna in Fiore". "Sapevamo che prima o poi sarebbe successo" - è il rammarico espresso sulla pagina Facebook "Street Art Forlì -. Quando viene fatto un intervento di arte pubblica certe cose vanno messe in conto, i muri che abbiamo decorato nei mesi scorsi adesso appartengono alla città e quindi sono di tutti quelli che la città la vivono".

"Ognuno - prosegue il messaggio - può valutare di farne ciò che vuole, dispiace però molto vedere simboli di odio e di ignoranza sopra ad un'opera che esalta la storia della Romagna; noi siamo perché scritte o altri disegni fatti sui murales che abbiamo dipinto non vengano cancellati, se contribuiscono al senso dell'opera, e restino a dimostrare che cosa ne pensa la città, ma nel caso di simboli del genere non possiamo rimanere indifferenti e i ragazzi di Romagna in Fiore interverranno nelle prossime giornate per coprirli".

L'opera spiegata dagli autori

Il collettivo Romagna in Fiore ha partecipato in forze (Noneim, Tomoz, Flake, Louke, Burla, Jato, Noez, Mek, Moz, H3m0, Tails e Maunz) e invitato cinque writers italiani d'eccezione, conosciuti a livello internazionale (Dado, Etnik, Made, Yama e Boost). L'equilibrio estetico fra le più recenti avanguardie di letterings 3D, originali wild-styles e stick-styles, è garantito dall'alternanza con calligrafie classiche, rappresentazioni figurative, paesaggi e giochi anamorfici con l'architettura reale del luogo, apprezzabili anche ai non esperti di graffitismo.

All'interno dell'argomento generale dell'edizione 2019 del festival Murali per il Risorgimento, Francesco Ricci Lucchi in arte Noname, direttore creativo dell'intervento, ha interpretato il tema “gli esordi delle ferrovie locali” come fosse un plastico ferroviario. Sono state rappresentate le principali città del territorio e in particolar modo Forlì, nel suo versante di levante e di ponente della rotonda di Porta Santa Chiara, orientate realmente e immaginate come dovevano apparire alla fine del 1800.

Modellini di convogli ferroviari d'epoca, trainati da tipiche locomotive a vapore, volano tra le nuvole e collegano i vari centri romagnoli. Sono infatti rappresentati la Valigia delle Indie, della stessa compagnia del più famoso Orient Express, ma che ha transitato lungo la Rete Adriatica per decenni, la Faentina linea secondaria ancora esistente, teatro di stupendi treni storici e la lungimirante Tranvia Meldola-Forlì-Ravenna, intervallate da citazioni storiche locali.

La banda del Passator Cortese, dipinto solo all'altezza degli occhi secondo i verbali del tempo evitando false rappresentazioni, il giocatore del Pallone col Bracciale, sport molto diffuso all'epoca, il Guado di Garibaldi in fuga al Ponte Rabbi, reinterpretazioni delle araldiche della Caveja. Hanno contribuito alla realizzazione i soci Conad dei negozi Ravaldino, Stadium, La Cava e Bengasi.

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