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Cronaca

Svelato il tema della prossima grande mostra al San Domenico: dopo Ulisse e Dante, tocca alla Maddalena

“Maddalena, il mistero e l'immagine” è infatti il titolo che è stato svelato venerdì mattina dagli organizzatori nel corso di una conferenza stampa al museo San Domenico, con le prime anticipazioni dell'edizione numero 17

La prossima grande mostra targata Forlì sarà dedicata alla figura di Maria Maddalena. “Maddalena, il mistero e l'immagine” è infatti il titolo che è stato svelato venerdì mattina dagli organizzatori nel corso di una conferenza stampa al museo San Domenico, con le prime anticipazioni dell'edizione numero 17 delle grandi mostre forlivesi ospitate nella stessa struttura e realizzate dalla Fondazione Cassa dei Risparmi. Sarà un'esposizione con oltre 200 opere che vanno al terzo secolo dopo Cristo ad oggi, utilizzando anche la chiesa di San Giacomo, per un totale di 11 sezioni, alcune articolare in sottosezioni. La mostra si terrà dal 4 marzo prossimo al 26 giugno 2022. 

Nella scelta del tema la Fondazione continua nel filone di voler analizzare, dal punto di vista delle loro rappresentazione nell'arte attraverso i secoli, delle figure che rappresentano dei pilastri della cultura occidentale, come Dante Alighieri lo scorso anno e Ulisse prima. In questo caso si vira alle origini del Cristianesimo con la prima testimone oculare della Resurrezione, una figura femminile molto complessa presente nei vangeli e la cui trasposizione artistica ha rappresentato un filone mai interrotto. “Proporremo qualcosa di emozionante – illustra il direttore delle grandi mostre al San Domenico Gianfranco Brunelli -. Le opere provengono da quasi tutti i musei italiani e dai più importanti musei internazionali. Il progetto scientifico è stato convincente tanto che, nell'impossibilità di prestarci certe opere, ci hanno offerto delle alternative”. 

Presentazione della mostra 'Maddalena'

La mostra si ripropone di analizzare “la figura intera della Maddalena – sempre Brunelli -, che è stata studiata in modo settoriale per riportare il testo alla correttezza formale, senza l'equivoco della 'peccatrice', senza il quale però la storia dell'arte avrebbe preso una piega tutta diversa, dato che ha sempre guardato a questa figura femminile”. Nella mostra ci saranno tre opere di Antonio Canova, Guido Cagnacci, Guido Reni, Francesco Hayez, Gaetano Previati, Renato Guttuso, Bill Viola e tanti altri. Presente anche un'opera proveniente dalla pinacoteca forlivese. Il tutto raccolto in un percorso espositivo che ricomprende pittura, scultura, miniature, arazzi, argenti e opere grafiche e che si snoda attraverso i più grandi nomi di ogni epoca.

Aggiunge il sindaco Gian Luca Zattini: “Quando mi è stato anticipato il tema, in tanti mi hanno chiesto quale fosse tanta era l'attesa e non l'ho rivelato per tenere il segreto. E ancora una volta la Fondazione ha trovato un tema che che non delude tali attese”. Che sono molto alte perché, come dice Zattini, “siamo diventati una capitale italiana della cultura, mentre in molti si fermano a iniziative spot, noi arriviamo alla 17° edizione”. E sullo stesso filone il presidente della Fondazione Maurizio Gardini, al suo primo appuntamento con le grandi mostre: “Non sarà una mostra di medio livello, come non è abitudine della Fondazione”, e questo nonostante “siamo partiti solo ai primi di giugno con l'organizzazione e le delibere sulla finanza necessaria”. Le mostre al San Domenico hanno portato a Forlì circa 1,5 milioni di visitatori nelle 16 edizioni precedenti.

Sarà dunque un nuovo appuntamento espositivo questa volta dedicato a un grande mito femminile della nostra storia, una figura misteriosa e travisata: Maria Maddalena. A lei l’arte, la letteratura, il cinema hanno dedicato centinaia di opere e di eventi. L’arte soprattutto, ponendola al centro della propria produzione e dando vita a capolavori che segnano, lungo la trama del tempo, la storia dell’arte stessa e i suoi sviluppi. Chi era davvero la Maddalena? E perché si è generata e sviluppata quella confusa, affascinante sequenza di rappresentazioni che hanno portato alla costruzione della sua sfaccettata identità? Attraverso alcune delle più preziose e affascinanti opere d’arte a lei dedicate, l’esposizione forlivese del 2022 – a cura di Cristina Acidini, Paola Refice, Fernando Mazzocca – intende indagare il mistero irrisolto di una donna di nome Maria che ancora inquieta e affascina.

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