L'hanno trovato alcuni contadini nel fossato che separa la strada dal suo terreno agricolo coltivato a pesche, a poche centinaia di metri dalla sua abitazione. Ma ormai non c'era più niente da fare. Un incidente, avvenuto verso le 9.30 di sabato mattina, all'apparenza banale, ma che è purtroppo costato la vita ad un uomo di 61 anni residente a Branzolino. Le piogge di queste ultime settimane avevano fatto crescere a dismisura le erbacce nei fossati e così si era alzato, come spesso faceva, di prima mattina per tagliarle con il suo decespugliatore.

Muore tagliando l'erba (foto Frasca)

LA TRAGEDIA - Dopo aver 'percorso' un centinaio di metri, tagliando l'erba da entrambi i lati, si è fermato su uno di quei 'ponticelli' che separa la strada dal campo. E così, sempre con il decespugliatore in mano, ha continuato l'opera che stava portando avanti, in piedi sul bordo del sovrappasso. Da una prima ricostruzione dei fatti sembra però che il bordo abbia ceduto e che l'uomo sia caduto dentro al fosso, con l'attrezzo in mano.

LA POSSIBILE DINAMICA - Sembra che il decespugliatore, munito di sistemi di sicurezza, si sia spento ma che l'uomo sia caduto comunque sbilanciato in avanti, sbattendo violentemente la nuca sul bordo e perdendo i sensi, per poi finire sdraiato supino in una posizione che, secondo i sanitari del 118 accorsi sul posto, l'avrebbe portato alla morte per soffocamento. Sempre secondo una prima ricostruzione l'uomo è infatti finito dentro il fosso con i piedi su una sponda e la testa sull'altra, in pratica assumendo una posizione 'ad U': e sarebbe stata proprio la posizione della testa e del mento, reclinati in avanti verso il petto, a causarne il soffocamento e di conseguenza il decesso.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, una volante della Polizia e la Scientifica.