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Cronaca

Corso Diaz, clamorosa retromarcia sui tagli. Il comitato: "Giunta divisa"

Improvvisa retromarcia del Comune di Forlì sul contestato taglio di 17 alberi in corso Diaz, bagolari che sarebbero dovuti essere abbattuti per la riqualificazione del corso e la piantumazione di nuove alberature

Improvvisa retromarcia del Comune di Forlì sul contestato taglio di 17 alberi in corso Diaz, bagolari che sarebbero dovuti essere abbattuti per la riqualificazione del corso e la piantumazione di nuove alberature. Pur avendo dalla propria parte il sostegno del tavolo che raccoglie tutte le associazioni ambientaliste, il Comune – con una nota – cancella l'intervento, sotto il peso di circa 5mila firme raccolte contro il taglio dei bagolari.

La nota del Comune prende le distanze dal progetto, in cui viene rimarcato che è stato “ereditato dall'attuale Amministrazione” e “vicino alla conclusione dell'iter procedurale”. Il progetto, a fronte dell'abbattimento di 17 alberi avrebbe messo a dimora 62 nuove alberature. La nota ricorda che “negli ultimi mesi, è stato oggetto di opposte valutazioni e critiche da parte di comitati di cittadini, rappresentanze associative e di quartiere, conseguenti all'avvio di un percorso di partecipazione per la valutazione e il miglioramento del progetto stesso”. Per questo “l'Amministrazione Comunale ha deciso di non procedere alla sua realizzazione”.

“L'Amministrazione - affermano il sindaco di Forlì, Davide Drei, e il vicesindaco, Veronica Zanetti - ha sostenuto il progetto, in coerenza con le linee programmatiche di mandato secondo le quali 'il centro storico è il biglietto da visita della città, quindi occorre intervenire accuratamente sulla valorizzazione della sua dimensione estetica (decoro e verde pubblico)'. Pur avendo manifestato poi piena disponibilità a trovare una mediazione che modificasse il progetto, non ha però riscontrato alcuna apertura da parte dei rappresentanti del Gruppo spontaneo e, dunque, ritiene che non vi siano le condizioni per proseguire con l'attuazione del progetto”.

“Dal momento che, per la valorizzazione del centro storico, sono in cantiere nuovi progetti di riqualificazione, alcuni già finanziati e altri in attesa di finanziamento - concludono il sindaco e il vice sindaco - sposteremo l'investimento previsto a favore di interventi ad oggi non finanziati che prevedono l'inserimento di nuove alberature in spazi e vie del centro storico, senza intervenire su quelle esistenti”. 

Pronta la risposta del comitato promotore della petizione del Gruppo spontaneo “Giù le mani dagli alberi di Forlì”: “Finalmente il sindaco si è deciso ad ascoltare i cittadini e ha deciso che gli alberi di Corso Diaz non si tagliano più. I 5000 cittadini che hanno firmato la petizione e il gruppo spontaneo promotore della "Petizione giù le mani dagli alberi di Forlì" sono i veri vincitori di questa estenuante vicenda che è andata avanti troppo a lungo, per le resistenze interne alla Amministrazione che fino all'ultimo hanno lavorato per segare gli alberi di Corso Diaz. Si sono persi mesi e mesi e solo oggi arriva la notizia di una decisione che invece doveva essere presa mesi fa”.

Ed ancora: “Dispiacciono taluni accenti presenti nella nota del Sindaco: crediamo, come dimostrano anche i video, che la responsabilità dei toni accesi e del conflitto sia da ricercarsi tutta in quella parte di Amministrazione che ha preteso di imporre le proprie ragioni, non esitando , in più riprese, ad aizzare propri supporter che molto le devono. Abbiamo fatto proposte serie e ben motivate, abbiamo chiesto che si salvassero i 15 bagolari e i 2 alberi di giuda e che si procedesse con la realizzazione del resto del progetto, piantando subito tutte le piante mancanti.

Invece di fare quello che abbiamo responsabilmente proposto, il Sindaco ha deciso di sospendere tutto l'intervento motivandolo con il nostro mancato accordo e con l'impossibilita di procedere oltre con il progetto. Questo ritardo nasconde, dietro la motivazione che il progetto dovrà essere rifatto ( se accettavamo di mantenere solo la metà dei bagolari non si doveva cambiare il progetto forse?) quella che è un'altra sconfitta della Amministrazione che si dimostra divisa e soprattutto bloccata”.

Ed ancora il comitato: “La sospensione dell'intero progetto dimostra che il sindaco ha dovuto alla fine cedere al ricatto della Assessora, che fin dalla assemblea pubblica di giugno ha sempre sostenuto che o si abbattevano tutti gli alberi o non si sarebbe fatto nulla. Se pensano in questo modo di scaricare la responsabilità della mancata realizzazione della parte del progetto che riguardava le 50 aiuole vuote si sbagliano di grosso : sono stati loro, la Assessora in testa, ad averlo impedito con motivazioni che non si reggono in piedi. Loro e solo loro è quindi la responsabilità di averla tirata così in lungo. Loro e solo loro è la responsabilità di non avere fatto fino in fondo quello che i cittadini chiedevano”.

“Noi intanto festeggiamo questa bellissima vittoria il cui merito è da condividersi fra tutti quelli che giorno dopo giorno, senza mai perdere di vista l'obiettivo finale, senza cedere mai allo sconforto, con determinazione e chiarezza di intenti, hanno saputo interpretare la volontà di tantissimi cittadini, stanchi del modo inaccettabile in cui si gestisce il verde in questa città”, concludono i promotori della raccolta firme.

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