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Taglio delle società partecipate per mezzo milione, il Comune lascia anche 'Forlì nel Cuore'

Al momento, spiega in commissione il direttore generale Vittorio Severi, il Comune detiene partecipazioni in 11 societa': tra questa la holding Livia Tellus ne detiene altre 10

Dieta dimagrante avviata per le partecipazioni societarie del Comune di Forli'. Come richiesto dalla Legge di stabilita', sulla base di vari criteri tra cui la non indispensabilita', il numero degli amministratori, l'attivita' svolta. Per un risparmio stimato di oltre mezzo milione di euro per il 2015.

Al momento, spiega in commissione il direttore generale Vittorio Severi, il Comune detiene partecipazioni in 11 societa': tra questa la holding Livia Tellus ne detiene altre 10. La proposta e' quella di dismettere la partecipazione nella cooperativa Alimos, "non piu' indispensabile"; di avviare l'iter entro la fine dell'anno per la dismissione di "Forli' nel cuore", societa' per la valorizzazione del centro storico per la quale occorre valutare il recesso o lo scioglimento in una nuova forma di collaborazione. Per esempio una "forma consortile".

Occorre poi rivedere la partecipazione in Isaers, che ha svolto funzioni di supporto all'aeroporto, con un risparmio da 40mila euro, tenendo pero' presente il rilancio del Ridolfi. E avviare il confronto su Serinar, considerando una sua possibile evoluzione a livello di area vasta romagnola. Con i soci ci sara' una verifica entro settembre per definire un'azione di razionalizzazione e riduzione dei costi gestionali da 490.000 euro. Per Techne si propone di avviare con il Comune di Cesena una verifica per "definire le migliori strategie di sviluppo". Per Toro si propone di avviare o l'iter di recesso o lo scioglimento e studiare poi possibili aggregazioni.

Vengono mantenute le partecipazioni in Atr, per la quale e' in corso il processo di fusione a livello romagnolo; Ervet; Lepida; Societa' per l'affitto e Unica Reti, che si devono pero' adeguare alle previsioni della legge di Stabilita'; Hera; Forlifarma; Forli' citta' solare; Forli' mobilita' integrata; Fiera, per la quale si valuta un cda a tre; Start Romagna; Romagna societa' delle acque e Sapir. Tenendo conto che la soldi nel 2014 ha realizzato dividenti per tre milioni di euro a bilancio sul 2015.

"Ogni delibera sara' di competenza del Consiglio comunale", sia per le estinzioni, che per le fusioni e gli accorpamenti, garantisce il sindaco Davide Drei. Senza incontrare il favore dell'opposizione. Paola Casara, di Noi Forlivesi, rimarca che si tratta di un'imposizione di una legge nazionale, mentre Fabio Corvini del gruppo misto abolirebbe tutte le partecipate: "Il Comune ha sperperato soldi per sistemare tante persone. Nessuna partecipazione e' strategica". Il Partito democratico getta acqua sul fuoco: "Questa e' una tappa importante ma non esaustiva", sottolinea Luigi Sansavini. (Fonte Dire)


 

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