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Cronaca

Tangente per vincere un appalto: partono gli interrogatori degli indagati

C'è anche un forlivese tra gli indagati di un'inchiesta della Guardia di Finanza del nucleo di polizia tributaria di Cagliari, che hanno arrestato arrestato cinque persone con l'accusa di corruzione

Si terranno giovedì pomeriggio i primi interrogatori nell'ambito dell'inchiesta su una presunta tangente di circa 90 mila euro che sarebbe pagata come prima tranche di una "mazzetta" totale di 135mila euro per ottenere l'appalto da 9,5 milioni per la progettazione e l'esecuzione di un impianto di produzione di energia rinnovabile solare nell'area industriale di Ottana, nel centro Sardegna (impianto che verrà inaugurato proprio giovedì dalla Regione e dall'Enas). L'inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza del nucleo di polizia tributaria di Cagliari, si è concretizzata con cinque arresti per "corruzione". Tra gli indagati, attualmente agli arresti domiciliari, c'è anche il forlivese Luigi Betti, dipendente di una cooperativa che faceva parte del Consorzio.

Giovedì saranno interrogati Davide Galantuomo, ex sindaco di Quartu Sant'Elena e già presidente dell'Ente acqua Sardegna (Enas), Renato Copparoni, ex portiere di Cagliari, Torino e Verona. Difesi dagli avvocati Riccardo Floris e Guido Manca Bitti, Galantuomo e Copparani dovranno comparire davanti al Gip del Tribunale di Cagliari, Giuseppe Pintori, che ha firmato la misura cautelare sollecitata dai sostituti procuratori Emanuele Secci e Gaetano Porcu. Con loro sono finti ai domiciliari anche il modenese Gianni Lolli, dirigente del consorzio che si aggiudicò l'appalto e Salvatore 'Tore' Pinna, già coinvolto nella maxi inchiesta della Procura di Oristano denominata Sindacolpoli. Pinna, ai domiciliari a Oristano, sarà interrogato per rotatoria alla presenza dell'avvocato di fiducia Leonardo Filippi, così come gli altri indagati fuori Sardegna. 

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