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Cronaca

Terzo lotto della Tangenziale, partita la procedura per i 70 espropri di pubblica utilità

l'Anas di Bologna, l'ente stradale che è titolare della progettazione e della costruzione dell'arteria stradale, ha stilato l'elenco delle proprietà da espropriare per necessità di pubblica utilità

Entra nel vivo la procedura amministrativa per realizzare l'ultimo tratto di tangenziale, il cosiddetto terzo lotto, quello che dallo svincolo di via Placucci della Tangenziale Est raggiunge l'ospedale, per un totale di 3,6 chilometri, di cui più di 700 metri realizzati in due gallerie artificiali, una sotto viale dell'Appennino e l'altra sotto il colle di Vecchiazzano. Il costo dell'opera è stimato in 75,6 milioni di euro.

Dopo il via libera definitivo del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici al Ministero delle Infrastrutture (l'ultimo avallo tecnico necessario per sbloccare la procedura), avvenuto lo scorso marzo, l'Anas di Bologna, l'ente stradale che è titolare della progettazione e della costruzione dell'arteria stradale, ha stilato l'elenco delle proprietà da espropriare per necessità di pubblica utilità e proprio in questi giorni sono partire una raffica di raccomandate per avvisare i diretti interessati dell'avvio degli espropri e dei diritti connessi. Per l'esattezza sono 70 le proprietà grandi e piccole interessate dal passaggio della strada, di proprietà di oltre duecento soggetti, tra privati, enti pubblici, società immobiliari e imprese. I proprietari hanno 60 giorni per opporre le loro osservazioni, dopo di ché partirà l'iter per l'approvazione del progetto definitivo da parte della Conferenza dei Servizi, con la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera. Con il progetto definitivo si potrà partire con l'appalto. E' probable che tutto il prossimo anno sia impiegato ancora in procedure burocratiche, in ritardo rispetto alla tabella di marcia indicata lo scorso anno.

L'opera

La nuova strada, di 3,6 chilometri avrà una carreggiata unica di 10,5 metri più le banchine laterali. La strada prende il via dall'attuale sede di via del Guado subito dopo il ponte sul Montone, qui si eleverà in un viadotto di 302 metri e 9 campate che passerà sopra via del Partigiano, dove sarà realizzato uno svincolo di uscita con una rotatoria (come lo svincolo attuale di via Decio Raggi, ma con la tangenziale sopraelevata rispetto alla rotonda). Questa sarà l'uscita a servizio dell'ospedale. Quindi la tangenziale va in galleria artificiale sotto l'abitato di Vecchiazzano (per 454 metri) per poi rispuntare nel letto del fiume Rabbi, dove sarà realizzato un ponte di 194 metri e subito dopo un'altra galleria sotto viale dell'Appennino (per altri 315 metri).

La tangenziale quindi passa dietro l'Eurospin di via Grazia Deledda e dietro il cimitero di San Martino in Strada, per poi sfociare nella rotonda già realizzata su via Placucci e anche qui alzarsi in viadotto di 140 metri fino a raggiungere l'attuale svincolo. Le strutture di ponti e viadotti saranno realizzati in acciaio corten e cemento armato. Con quest'intervento il costo complessivo del sistema tangenziali di Forlì sarà di 304,2 milioni di euro per 18,2 chilometri (il primo pezzo fu aperto nel novembre del 2007), a cui di aggiunge il tratto realizzato in autonomia della Provincia di Forlì-Cesena (il quinto lotto) che da via Placucci arriva fino a Grisignano, per altri 3,7 chilometri e una decina di milioni di euro.

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