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Cronaca Meldola

Tari, 7 Comuni dicono addio alla riscossione di Hera: "Risparmi e più equità"

Una volta si chiamava tariffa rifiuti e la gestiva completamente Hera. Poi è diventata tassa col nome di Tares nel 2013 e di Tari nel 2014, ma poco cambia: è sempre la tassa dei rifiuti a riscuoterla per conto dei Comuni è stata sempre Hera

Una volta si chiamava tariffa rifiuti e la gestiva completamente Hera. Poi è diventata tassa col nome di Tares nel 2013 e di Tari nel 2014, ma poco cambia: è sempre la tassa dei rifiuti a riscuoterla per conto dei Comuni è stata sempre Hera. L'unico cambiamento significativo per i cittadini, manco a dirlo, sono stati i rincari ogni volta che la tassa ha cambiato nome.
 

Ora sette comuni del Forlivese provano a modificare l'assetto di questa tassa in continua evoluzione e tagliano il cordone ombelicale con Hera per quanto riguarda la riscossione della tassa. Infatti, Meldola Predappio, Santa Sofia, Galeata, Premilcuore, Civitella e Bertinoro hanno deciso di mettersi assieme per gestire internamente il servizio riscossione della Tari (da non confondere con la Tasi, che coi rifiuti non c'entra niente e corrisponde all'ex Ici prima casa). Tecnicamente sarà costituito all'interno dell'Unione dei Comuni un ufficio associato con base a Meldola e sportelli informativi negli altri centri. Quali i vantaggi del passaggio? Almeno nei propositi dei sindaci che hanno presentato il progetto si vuole risparmiare in questo modo sul prezzo che Hera si fa pagare per agire come agente riscossore: si tratta di circa 500mila euro all'anno in totale per tutti e sette i Comuni. L'obiettivo è di ridurre questo costo di gestione del 50%, utilizzando personale delle pubbliche amministrazioni senza nuove assunzioni.
 

Ma il risparmi, a detta dei sindaci, non è l'unico scopo:  come spesso capita ogni volta che la normativa mette mano in sistemi complessi – è che tra le diverse banche dati di Hera e dei Comuni risulta una forte discrepanza tra le famiglie anagrafiche residenti (ogni famiglia dovrebbe avere una residenza) e le utenze domestiche residenti tassate ai fini della Tari. In sostanza, c'è chi non sta pagando per il solo fatto che non è presente nelle banche dati per la riscossione e non gli arriva la bolletta. Inoltre il livello medio di evasione è del 10%. Si tratta di utenti morosi che non pagano e che sostanzialmente non hanno alcuna conseguenza, dal momento che i rifiuti non sono dei servizi che si possono “staccare” come l'acqua o il gas. Gli insoluti vanno a gravare sulla bolletta di chi paga e quindi, essendo un conto a somma zero, Hera non sarebbe stimolata a recuperare questi crediti, che comunque “spalma” sui cittadini corretti. Il nuovo ufficio si propone quindi di individuare i "furbetti" e rendere questa tassa più equa. L’ufficio sarà composto da cinque persone, dipendenti della Provincia in mobilità che diventeranno dipendenti dell’Unione, compreso un dirigente. In prospettiva l’ufficio dovrà occuparsi della riscossione di tutti i tributi comunali.

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