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Taser, il Sulpl contro la Cgil: "Utile strumento di deterrenza"

Così Miriam Palumbo, segretario provinciale del Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale.

"Cgil e taser, una palese dicotomia, al pari di Cgil e sicurezza dei lavoratori della Polizia Locale. Gli appartenenti alla Polizia Locale iscritti alla Cgil non hanno ancora compreso di sostenere un sindacato, che per idiotologia radicata, paradossalmente va contro quegli stessi lavoratori: la Cgil, tutta proiettata su tematiche trendy caratterizzate per lo più da arcobaleni e fattori inclusivi ha perso di vista i lavoratori, specie quelli della Polizia Locale". Così Miriam Palumbo, segretario provinciale del Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale.

Argomenta Palumbo: "Le Forze di Polizia, secondo la Cgil, dovrebbero dedicarsi ad una sorta di controllo democratico del territorio, dirimendo con la forza del dialogo e con il potere della comunicazione verbale qualsiasi problematica, anche quando operano in contesti ad alto rischio. Un sindacato che a gran voce sostiene che il taser è un'arma rischiosa, vuole praticamente negare, a prescindere e ripetendo sempre le solite infondate litanie, l'efficacia di uno strumento di deterrenza ed autotutela agli operatori di Polizia, che non alimenta il rischio, ma anzi limita conseguenze che a volte possono essere anche tragiche per gli Agenti. Addirittura la Cgil di Forlì, seguendo la scia di quella regionale, si terrorizza oltre che all'idea della possibile dotazione di taser, anche di bastoni estensibili e dell'istituzione dell'unità cinofila. Forse la Cgil non sa, o forse lo sa ma non le piace l'idea, che con l'unità cinofila la Polizia Locale può fare prevenzione nelle scuole, nei centri abitati, nei parchi cittadini per contrastare quegli spacciamorte che infestano le nostre città e rubano la vita a tanti ragazzi".

"La Cgil - continua Palumbo - si dice preoccupata della declinazione del tema sicurezza in termini repressivi; dal canto nostro siamo seriamente preoccupati della deriva della società a 360 gradi, anche grazie alla politica di certi sindacati sinistri; deriva che si traduce in mancanza oggettiva di sicurezza per i cittadini e per tutte le Forze di Polizia che operano sulla strada e ai quali lo Stato deve garantire strumenti e tutele adeguate per difendere sé stessi e gli inermi cittadini. È anche per questo che dal 20 giugno manifesteremo ad oltranza a Bari contro l'Anci, complice con i burocrati del Ministero dell'interno e della politica che non hanno il coraggio di mettere mano ad una seria Legge di Riforma della Polizia Locale, ferma al 1986". 

Crociani (Ugl): "Sì alla dotazione di nuova strumentazione tecnologica per gli operatori"

“Siamo favorevoli alla dotazione di body cam (telecamere sulle divise), dash cam (telecamere a bordo delle volanti), taser (la pistola ad impulsi elettrici), al bastone estendibile e all'istituzione di un gruppo cinofilo a supporto della polizia locale di Forlì. Si tratta di ausili già ampiamente utilizzati in altre città d'Italia guidate da sindaci di ogni colore politico. Dire 'no' alle nuove strumentazioni tecnologiche, a nostro parere, è soltanto la manifestazione di un pregiudizio ideologico che male si coniuga con il principio di garantire la sicurezza degli operatori e la necessità per la polizia municipale di erogare un'alta qualità del servizio a tutti i cittadini - aggiunge Delmo Crociani, segretario provinciale di Forlì-Cesena della Ugl Autonomie locali, in un intervento che segue il parere negativo di altri sindacati a questi ausili - Parliamo di strumenti, come il taser, che oltretutto, sono stati già introdotti a livello locale in Questura e nel comando provinciale dei carabinieri. Di ausili che rendono il servizio sempre più efficace e garantiscono una maggiore tutela per i lavoratori, chiamati ogni giorno a svolgere attività complesse e a volte pericolose. Il fatto è che chiedere un ammodernamento degli strumenti operativi della Polizia Locale si può tranquillamente coniugare alle altre richieste che come Ugl abbiamo avanzato in materia di ammodernamento dei mezzi, di stabilizzazione del personale precario, di avanzamenti di carriera e di miglioramento del trattamento economico. Una cosa non esclude l'altra”.

“Spiace constatare che altri soggetti che per mandato sindacale devono tutelare la sicurezza dei lavoratori siano i primi a non volere un ammodernamento della dotazione degli ausili operativi. Da anni la Polizia locale di Forlì concorre a garantire la sicurezza urbana ed extra urbana del territorio adempiendo con competenza e spirito di sacrificio agli innumerevoli compiti a loro assegnati al pari delle forze dell’ordine nei vari tavoli tecnici convocati in Prefettura - ricorda Crociani - L’Ugl è favorevole a queste nuove dotazioni, nella consapevolezza che tutto il processo di specializzazione ed addestramento degli operatori deve essere mirato ad un ulteriore upgrade che porterà ad un incremento della già notevole eccellenza che la Polizia Locale ogni giorno garantisce nonostante mezzi e dotazioni ancora insufficienti”.

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