Dopo il grande caldo arrivano i temporali: "Saranno forti, con vento e grandine"

Ad un certo punto della serata di lunedì, poco prima delle 21, si è intensificata la ventilazione, che ha avuto l'effetto di rimescolare l'aria e far diminuire le temperature. Il vento non era altro che una conseguenza dei violenti temporali che hanno interessato parte dell'Emilia e che si sono spinti fino alla Bassa Romagna. "Dopo i veloci temporali che hanno interessato l'area centro-orientale del Po, continueremo sui binari della stabilità anche per quanto riguarda le giornate di martedì e mercoledì, con acquazzoni o temporali pomeridiani solo nei pressi delle aree appenniniche e pre-appenniniche (Comprensorio del Cimone- Appennino piacentino, rilievi del Langhirano e zona Pavullo nel Frignano)", annuncia Francesco Del Francia di 3bmeteo.com.

Poi ci sarà un cambiamento: "Nella seconda parte di giovedì, il progressivo arrivo di aria più fredda in quota determinerà lo sviluppo di temporali su Emilia centro-orientale e Romagna, anche forti tra sera e notte accompagnati da grandine di medie dimensioni e violenti colpi di vento - annuncia -. Seguiranno giornate con valori massimi più vivibili, con valori sui 29-33°C mediamente. Sfortunatamente però, questo tipo di precipitazioni molto disorganizzate, seppur puntualmente anche forti, non sortiranno praticamente alcun effetto (o quasi) circa la gravosa siccità che ci portiamo dietro da ormai più di 10 mesi". 

Nello specifico per Forlì, entra nel dettaglio Del Francia, "tra martedì e mercoledì avremo ancora gran caldo con poche nubi, venti moderati e valori massimi sui 32°C. Un cambiamento è atteso nel corso della giornata di giovedì, con un progressivo calo termico e instabilità temporalesca attualmente prevista tra le ultime ore di giovedì e la notte su venerdì; possibili fenomeni anche di forte entità associati a grandine e violenti colpi di vento. Valori termici che nei giorni successivi si manterranno sui 29-32°C (e quindi vicini alle medie stagionali) o comunque per quanto concerne il mix termo-igrometrico su valori ben più vivibili".