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Cronaca Bertinoro

Pretende il sesso a tre dalla fidanzata, poi la sequestra in casa: arrestato

Ad arrestarlo sono stati i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Meldola, al comando del capitano Filippo Cini e sotto la guida del luogotenente Gino Lifrieri

Non si può parlare d'amore quando si pretende un rapporto a tre dalla propria fidanzata. Un "gioco" a luci rosse al quale doveva sottostare una 19enne romana, pronta persino a soddisfare le pressanti richieste di colui che riteneva il suo fidanzato e sprofondando in una prostrazione psicologica. Voglie che hanno portato il "moroso", un bertinorese di 34 anni, dritto in carcere con le accuse di sequestro di persona ed estorsione continuata. Ad arrestarlo sono stati i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Meldola, al comando del capitano Filippo Cini e sotto la guida del luogotenente Gino Lifrieri.

La richiesta d'aiuto

Il tutto si è consumato nella mattinata del 16 agosto. Dalla centrale operativa di Roma è giunta un'informativa alla Compagnia di Meldola: una giovane si era infatti recata dai carabinieri capitolini per denunciare di aver ricevuto via sms una richiesta d'aiuto da parte di un'amica, la quale riferiva di esser "ostaggio" del suo ragazzo nella provincia di Forlì-Cesena, nella zona di Bertinoro, e di non essere ricontattata. Nessun altro dettaglio, se non quello del nome del compagno dell'amica. Gli uomini dell'Arma, al comando del capitano Cini e del luogotenente Lifrieri, hanno subito attivato la macchina investigativa, riuscendo in appena tre ore a rintracciare il luogo di "reclusione".

Il blitz

I militari hanno puntato un casolare in aperta campagna, in un'area isolata. La struttura presentava una piccola porzione caseggiata, un appartamento al primo piano con una piccola cucina, un soggiorno e due camere. Sfondata la porta d'ingresso, hanno trovato la giovane, una studentessa di 19 anni, rinchiusa. Era terrorizzata e tremava. Per questo motivo si è reso necessario l'intervento di un'ambulanza del 118 per soccorrerla. Era presente anche il compagno, 34 anni, che aveva nascosto le chiavi dell'abitazione per impedire alla giovane di scappare.

I due ragazzi e la richiesta

I due si sono conosciuti la scorsa primavera attraverso un noto social network. Il rapporto di simpatia si è trasformato in poche settimane in una relazione a distanza. Ad un certo punto il 34enne ha proposto un rapporto sessuale a tre, incaricando la compagna di trovare una donna per questa esperienza. La 19enne ha tergiversato, poi ha cercato di accontentarlo trovando un'amica coetanea, disponibile a partecipare al festino. Quest'ultima però ha esplicitato come il 34enne non dovesse intervenire, ma solo assistere. Una richiesta che ha provocato un'inattesa reazione dell'uomo: secondo quanto riferito dalla 19enne, qualora non l'avessero soddisfatto, lui avrebbe riferito tutto ai genitori di entrambe, deridendole sui social. L'amica, per evitare lo scandalo, si sarebbe così offerta di cercare qualcuna per l'orgia.

I genitori

La 19enne si è confidata con i suoi genitori, riferendo anche delle richieste del compagno. Il rapporto si è così momentaneamente incrinato, col romagnolo respinto dai familiari ed invitato ad non entrare in casa. Per alcune settimane i due non si sono sentiti, per poi tornare a frequentarsi. La giovane ha scelto di venirlo a trovare in Romagna, attivandosi nuovamente alla ricerca della terza persona. Si è persino rivolta ad una prostituta attraverso un portale online, ma l'affare non è andato in porto poichè veniva preteso di consumare il rapporto nel casolare e non nella location indicata dalla squillo.

Sequestro

Le ossessioni del 34enne sono state oggetto di tensioni e liti. Al culmine di una di queste, tra il 15 e il 16 agosto, il bertinorese ha chiuso in casa la compagna, promettendo di liberarla solamente se avesse trovato una donna per il rapporto a tre. Secondo quanto appurato, l'ha persino privata del cellulare, utilizzabile solamente per organizzare la tanto richiesta orgia. La 19enne, approfittando di un attimo di disattenzione dell'aguzzino, è riuscita ad inviare ad un'amica la richiesta d'aiuto, la quale ha subito attivato i Carabinieri. Il blitz dell'Arma ha liberato la malcapitata, portata al pronto soccorso con prognosi di cinque giorni per un forte stato d'ansia reattiva.

Al momento di redigere il verbale, su disposizione del sostituto procuratore Filippo Santangelo, è stata affiancata da una psicologa dello Sportello Donna, che le ha dato supporto. Il ragazzo, dopo aver fatto spontanee dichiarazione, è stato associato in carcere con le accuse di sequestro di persona ed estorsione continuata (inizialmente gli era stata contestata anche la tentata violenza sessuale, ma il magistrato ha derubricato il capo d'imputazione). Non ha precedenti specifici, ma alle spalle piccoli reati contro il patrimonio. Il giudice Luisa Del Bianco ha convalidato l'arresto. I Carabinieri hanno sequestrato i cellulari: si vuole infatti chiarire se il 34enne possa aver fatto simili richieste ad altre compagne in passato.

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