Dal "festino" al raptus: il fendente poteva essere mortale, in cella per tentato omicidio
Le indagini sono condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, al comando del capitano Filippo Cini, e coordinati dal pubblico ministero Francesca Rago
LE INDAGINI - Mentre il 31enne si trovava sotto i ferri, gli investigatori hanno ascoltato sia De Carolis che la ragazza. Il 45enne ha chiarito che il fendente è stato sferrato nel tentativo di difendersi, dopo un colpo ricevuto dall'ospite. La donna ha confermato che c'è stata una colluttazione. Il pubblico ministero davanti al quadro investigativo ha concordato per l'accusa di tentato omicidio. Ora De Carolis è in carcere. Le indagini non sono chiuse.
L'abitazione è stata posta sotto sequestro insieme agli indumenti indossati dall'aggressore. Diverse le tracce di sangue repertate. Nelle prossime ore i Carabinieri interrogheranno l'individuo che ha mandato l'sms, per chiarire gli aspetti che hanno generato nel 45enne il raptus. Al momento infatti non c'è un movente identificato dietro l'aggressione. L'udienza di convalida dell'arresto probabilmente si terrà ad inizio della prossima settimana.