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Tentato omicidio

Alcol addosso, un fiammifero nelle mani dell'aggressore. Quello spintone provvidenziale che ha salvato la donna

L'uomo, in stato d'arresto con l'accusa di tentato omicidio e incendio doloso, si trova ricoverato piantonato nel reparto di Terapia Intensiva dell'ospedale "Maurizio Bufalini" di Cesena

Non è in pericolo di vita Nevio Canonici, il 73enne che alle prime luci dell'alba di lunedì ha aggredito a quanto pare a colpi di chiave inglese l'amica Maria Clara Sbrendola, 74 anni di Lido Adriano. L'uomo, in stato d'arresto con l'accusa di tentato omicidio e incendio doloso, si trova ricoverato piantonato nel reparto di Terapia Intensiva dell'ospedale "Maurizio Bufalini" di Cesena. I medici si sono riservati la prognosi dopo averlo sottoposto ad un intervento chirurgico. L'uomo infatti aveva tentato di togliersi la vita con una coltellata all'addome. E' ricoverata, invece, all'ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forlì la vittima, con una prognosi iniziale di 40 giorni per ferite lacero contuse multiple al cranio e fratture multiple alle mani. Altri esami clinici sono attesi nelle prossime ore. Sott'osservazione infatti una ferita importante all'altezza della parte apicale della teca cranica. 

L'aggressione

La scena del crimine è pressochè delineata, anche se i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Meldola, guidati dal tenente Gino Lifrieri, sono in attesa di ascoltare sia il Canonici e che Sbrendola. Emergono comunque altri particolari dell'aggressione. Stando a quanto appurato dai detective dell'Arma, la 74enne è riuscita a liberarsi dall'aggressione del Canonici con uno spintone mentre l'uomo stava per accendere un fiammifero.

Dall'aggressione ad una donna all'incendio al casolare: il dramma in via Bagalona (11-4-2022)

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la donna era stata schizzata con un flacone di alcol etilico mentre il 73enne inferieriva con una serie colpi inconsulti con un oggetto metallico (i Carabinieri del reparto scientifico del Nucleo Investigativo del comando provinciale hanno trovato una chiave inglese che potrebbe essere l'arme usata per l'aggressione). Sbrendola ha cercato di parare i colpi proteggendosi con mani e braccia (e questo spiega le fratture multiple rimediate) per difendere il capo, finito nel mirino dell'uomo. Ma con uno spintone provvidenziale si sarebbe messa al riparo da un'aggressione ancora più feroce, quella del fuoco.

VIDEO - LA DEVASTAZIONE DOPO IL ROGO

Canonici è stato bloccato dai Carabinieri mentre stava cercando di dare fuoco ad uno dei mezzi parcheggiati nel cortile di casa dopo aver già dato alle fiamme l'abitazione ed altri veicoli. Aveva già sparso l'alcol e per completare l'opera aveva in mano un pezzo di cartone incandescente. Gli uomini dell'Arma con sprezzo del pericolo sono riusciti a fermare il 73enne, già ferito, ed affidarlo alle cure dei sanitari del 118 per il trasporto d'urgenza al "Bufalini", dove sarebbe stato poi sottoposto ad un intervento chirurgico che l'ha tolto dal pericolo di vita.

Le esplosioni

La quiete dell'alba di lunedì mattina di via Bagalona, squarciata da fiamme e sangue, è stata bruscamente svegliata da una serie di esplosioni. Nessun ordigno, ma l'effetto delle bombole di gpl che si trovavano accatastate tra rottami e di quelle a metano che alimentavano i veicoli che le le fiamme hanno poi trasformato in scheletri di ferro.

L'interrogativo

Ricostruiti i fatti, i detective devono sciogliere un ultimo nodo: perchè Canonici ha chiesto l'intervento dell'amica per un presunto malessere per poi aggredirla con così tanta violenza? Tra i due c'è un legame di amicizia, questo avvolerebbe come movente il disagio psicologico dell'uomo, descritto come un accumulatore seriale per la quantità di oggetti accatastati che si trovavano nel casolare. Si attende la decisione del giudice circa la convalida dell'arresto. 

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