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Cronaca

Sparatoria ai Romiti: patteggia 4 anni per aver ferito l'ex socio in affari

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, che hanno indagato sull'episodio, il 39enne avvertiva anche un profondo senso di disagio per una questione che aveva bruciato i risparmi dei suoi cari

Un affare finito male, una somma superiore ai 500mila euro andati in fumo: è stato questo il movente che ha armato il braccio di Riccardo Fagioli, il 39enne che lo scorso 12 settembre ha sparato all'impazzata in via Martiri delle Foibe per tentare di ammazzare l'ex socio 43enne, ai suoi occhi il responsabile della sua rovina. Per quell'episodio Fagioli, noto per esser il titolare della piadineria di viale Bologna, ha patteggiato quattro anni di reclusione per tentato omicidio. La vicenda prosegue ora in sede civile.

LA VICENDA - Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, che hanno indagato sull'episodio, il 39enne avvertiva anche un profondo senso di disagio per una questione che aveva bruciato i risparmi dei suoi cari. Dal disagio al rancore e alla rabbia che poi gli ha fatto fare fuoco. Per lui si trattava di un raggiro. Un "affare" sfumato a Londra. Una denuncia a riguardo era già stata presentata due anni fa, ma era stata archiviata dalla Procura della Repubblica.

La controversia sul recupero di quel denaro, infatti, era stata considerata di natura esclusivamente civilistica, dal momento che i due, aggressore e vittima, avevano formato una società assieme prima della rottura dei rapporti, e che non si poteva dire che l'ex socio si fosse reso irreperibile col denaro dell'altro. C'è stata una trattativa, anche alla presenza degli avvocati, che per Fagioli tuttavia era inconcludente. Proprio il pomeriggio prima della sparatoria, infatti, c'era stato l'ennesimo incontro coi legali che non aveva dato alcun esito.

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