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Cronaca Castrocaro Terme e Terra del Sole

Naturismo alle terme di Castrocaro? "Richiamerebbe tanti turisti stranieri"

Secondo Laghi, "con poca spesa", "le Terme potrebbero riservare una parte dell'area del grande prato, vicino al labirinto da anni quasi deserto e collegarlo con un sentiero al bar della piscina, a solarium naturista"

"Uno spazio dato ai naturisti avrebbe favorito un incremento notevole alle Terme di Castrocaro". E' l'opinione, contenuta in una lettera inviata all'amministratore delegato delle Terme di Castrocaro, Lucia Magnani, Fidenzio Laghi, ex presidente associazione naturista Aner. "Il naturismo - afferma Laghi - è un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica della nudità in comune, allo scopo di favorire il rispetto di se stessi, degli altri e dell'ambiente".

Per l'ex presidente dell'associazione naturista Aner, l'apertura al naturismo "avrebbe richiamato turisti stranieri come i tedeschi, gli olandesi, i russi che oggi, se alcuni di loro arrivano, non trovando molte attrattive (come una sauna da fare in nudità perchè è così che si dovrebbe fare per avere veri vantaggi fisici) se ne va quasi subito. Diverso sarebbe dare a loro qualche attrattiva e da Castrocaro si potrebbero organizzare escursioni giornaliere a Firenze, Venezia, Ravenna, San Marino e tante altre città e cittadine come Terra del Sole che meritano una visita".

Secondo Laghi, "con poca spesa", "le Terme potrebbero riservare una parte dell'area del grande prato, vicino al labirinto da anni quasi deserto e collegarlo con un sentiero al bar della piscina, a solarium naturista dove dovrebbe essere obbligatorio il nudo integrale con la sola eccezione per le donne del topless e magari associato ad un bel idromassaggio. Questo, fra l'altro, darebbe, nell'immediato, pure una gratuita pubblicità dai media essendo il nudo per molti cittadini ancora unito solo alle questioni sessuali e non alla salute La nudità non è indecente".

Laghi cita una frase di San Giovanni Paolo II tratta dal libro “Amore e responsabilità” del 1960: "Poiché è creato da Dio, il corpo umano può rimanere nudo e spogliato, eppure preserva intatti il suo splendore e la sua bellezza. La nudità come tale non dev’essere equiparata all’impudicizia. C’è impudicizia soltanto quando la nudità svolge un ruolo negativo rispetto al valore della persona. Il corpo umano non è una fonte di vergogna. L’impudicizia, così come il pudore e la modestia, è una caratteristica dell’interiorità di una persona".

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