Terremoto, in mattinata crolla un bastione del Castellaccio. A Rocca inagibili 3 palazzi, 30 persone sono state evacuate
Il sindaco Pier Luigi Lotti, dopo i sopralluoghi di Vigili del Fuoco e tecnici della Protezione Civile, ha optato per sgomberare tre palazzine appaiate, per un totale di 18 appartamenti
Consistenti i danni riportati dal Rocca San Casciano nel sisma di stamattina, lunedì, alle 5.10. Il sindaco Pier Luigi Lotti, dopo i sopralluoghi di Vigili del Fuoco e tecnici della Protezione Civile, ha optato per sgomberare tre palazzine appaiate, per un totale di 18 appartamenti, a causa delle forti lesioni riportate dai muri, con crepe e in alcuni casi un crollo di mattoni. Si tratta di tre edifici ex case popolari lungo la strada statale 67, non lontano dal vecchio campo sportivo.
Sono circa una trentina le persone che hanno dovuto trovare un altro alloggio, in parte da parenti, in parte in alloggi vuoti di proprietà del Comune e in parte in un istituto religioso. “E' un provvedimento temporaneo, per verificare grosse crepe che si sono aperte nel muro”, spiega il sindaco Lotti. “Tutti gli evacuati hanno trovato alloggio sempre a Rocca San Casciano e non si sono allontanati dal paese”.
VIDEO - Il terremoto ripreso dalle telecamere all'esterno
VIDEO - La scossa 'vista' all'interno di un'abitazione
Intorno alle 11 di questa mattina, poi, il secondo grave episodio: il bastione più basso del Castellaccio, i resti del vecchio castello di Rocca, è crollato, facendo cadere una pioggia di pietre nell'abitazione sottostante, distante dal punto del crollo. Il cedimento ha distrutto il muro di cinta di un giardino privato, ma non coinvolto l'abitazione. Crepe significative e crolli di cornicioni si sono aperte infine in tre chiese, tra cui la chiesa dei Frati, Santa Maria delle Lacrime e una terza chiesetta che era stata già danneggiata dall'alluvione.