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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Vaccini, la lotta al covid non si ferma: "Già mille terze dosi somministrate nelle case di riposo"

L'INTERVISTA - Andrea Galeotti, responsabile per la Direzione Infermieristica e Tecnica dell’Ausl Romagna sezione di Forlì, analizza l'andamento della campagna vaccinale nel comprensorio Forlivese

“Anche dopo l'entrata in vigore dell'obbligo del green pass in ambito lavorativo, non c'è stata un'impennata importante di somministrazioni di prime dosi di vaccino anti-covid”. Andrea Galeotti, responsabile per la Direzione Infermieristica e Tecnica dell’Ausl Romagna sezione di Forlì, analizza l'andamento della campagna vaccinale nel comprensorio Forlivese. Al 25 ottobre ha ricevuto almeno una dose di siero l'84% dei forlivesi, percentuale stabile rispetto alla settimana precedente. E nel frattempo è partita la somministrazione delle terze dosi, con circa 4mila dosi ricevute dagli aventi diritto.

Prime dosi, qual è la situazione?
I dati sono stazionari. C'è stato un lieve aumento delle somministrazioni, ma non significativo, a ridosso del 15 ottobre, quando è entrato in vigore l'obbligo di esibizione del green pass anche al lavoro.

Chi sono i più “virtuosi” in questa fase?
I ragazzi nella fascia 20-29 anni.

Come mai a suo giudizio?
Spesso non si riesce a capire il perché del ripensamento. L'obbligo del green pass non è vincolante solo per l'ambito lavorativo, ma anche per accedere nei locali pubblici come ristoranti o discoteche o nei luoghi di cultura. Inoltre ci avviciniamo alla stagione fredda, che limita le attività all'aria aperta. I ragazzi hanno voglia di svago e socialità, attività che gioco forza in inverno si svolgono prevalentemente al chiuso. Un fattore quindi che li spinge a vaccinarsi. 

In generale quante prime dosi vengono effettuate?
Meno di cento al giorno, c'è il giorno che se ne possono fare 30 ed un altro 70 per fare un esempio approssimativo. Per l'inizio di novembre le prenotazioni sono meno di 50. Ma bisogna considerare che quella del Forlivese dell'84% di prime dosi somministrate è una percentuale significativa. 

E' di recente inizio invece la somministrazione della terza dose per gli anziani, personale sanitario e over 60...
Ci aspettiamo un incremento delle inoculazioni. Al momento non abbiamo registrato criticità nel centralizzare la somministrazione delle terze dosi all'hub della Fiera, perchè effettuiamo un quarto delle vaccinazioni che facevamo durante il periodo estivo. L'offerta che abbiamo è superiore alla domanda.  

Quella degli over 80 fu la prima categoria, insieme a quella degli operatori sanitari, a ricevere il siero anti-covid. Qual è la risposta?
Come quella dello scorso inverno. Gli anziani sono quelli che hanno riposto maggior fiducia al vaccino. E sono incoraggiati anche dal fatto che possono vaccinarsi contro l'influenza stagionale. Per quanto riguarda il personale sanitario, che si presenta con accesso libero, viaggiamo con una media di 120 somministrazioni al giorno.

Qualche numero invece per quanto riguarda il vaccino anti-influenzale?
Circa la metà delle persone che hanno diritto al momento alla terza dose, tra operatori sanitari (medici, infermieri, iscritti agli ordini professionali, oss, massi-fisioterapisti), over  60, 70 e 80 e vulnerabili, ha scelto di effettuare il vaccino contro l'influenza nello stesso momento. 

Terza dose anche per gli ospiti delle case di riposo del territorio...
Certamente. Stiamo effettuando le somministrazioni agli anziani e ai dipendenti sanitari. Sono già mille quelle effettuate, più della metà sul totale. A breve procederemo nei Centri Diurni per Anziani. 

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