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Cronaca

Testimonianze e solidarietà, in Cattedrale si celebra la Giornata per la vita

Parteciperanno volontari e operatori del Centro di Aiuto alla Vita e del Movimento per la vita, con i rispettivi presidenti Angela Fabbri e Giorgio Cicchetti

Domenica (6 febbraio) anche la chiesa forlivese celebra la 44° Giornata per la vita indetta da papa Francesco. L’evento sarà ricordato in Cattedrale, alle 10, con la messa presieduta dal vescovo Livio Corazza e la partecipazione dei volontari ed operatori del Centro di Aiuto alla Vita e del Movimento per la vita, con i
rispettivi presidenti Angela Fabbri e Giorgio Cicchetti.

Nel ribadire la stretta collaborazione fra i due organismi, la referente Angela Fabbri riferisce che, se il Centro è formato da una quarantina di soci e da quindici volontari, la casa di accoglienza “La Tenda”, in via Giovita Lazzarini 24, ospita attualmente 5 mamme, di cui una incinta e 6 bambini di età compresa tra i tre mesi e i 5 anni, di diverse nazionalità. Alessandro e Teodora, con la loro bimba di 4 anni, sono la coppia di riferimento che presidia fisicamente la casa. Quattro sono gli appartamenti in cui vengono ospitati gratuitamente altrettanti nuclei familiari, mentre arrivano a 130 le famiglie assistite a Forlì dal Centro.

Sia il Cav che la Tenda vedono formalmente la luce nel 1991, l’anno in cui Angela Fabbri va in pensione dall’insegnamento e decide di dedicarsi a tempo pieno all’accoglienza in comunità e al sostegno alla vita, utilizzando la sua abitazione di via Porta Merlonia. Nel corso degli anni, gli spazi a disposizione si sono ampliati acquistando una stanza dal vicino e grazie a lavori di ristrutturazione. Nel 2003, l’allora vescovo Lino Pizzi decide di dare alla Fabbri le chiavi di una grande struttura in via Lazzarini, proprio vicino ad un asilo con decine di bambini accuditi dalla cooperativa “Tonino Setola”. “Del messaggio inviato a tutta la Chiesa italiana in occasione della Giornata per la Vita – scrive il vicario episcopale per la carità e il territorio, don Stefano Pascucci - vorremmo sottolineare il desiderio che i vescovi esprimono di non sprecare la lezione che la pandemia spinge ad imparare, nessuno si salva da solo, come papa Francesco non si stanca di ricordare. Per questo, non vanno dimenticate le tante persone che fin dai primi giorni della pandemia si sono impegnate a custodire la vita sia nell’esercizio della professione, sia nelle diverse forme di volontariato”.

Don Stefano lancia una proposta: “Per questa Giornata per la Vita, chiedo che durante le sante messe che si
celebreranno nelle parrocchie, di dare voce a brevi testimonianze di accoglienza e custodia della vita. Ma anche rendere note le piccole azioni di aiuto reciproco, per esempio famiglie che si sono aiutate fra loro in un momento di difficoltà, un nonno che aiuta i figli nella gestione dei nipoti, un nipote che va a far la spesa per chi non può uscire di casa. Insomma, testimonianze anche piccole ma concrete, che facciano emergere un popolo che non cede allo sconforto ma che dona speranza. Rintracciate nel vostro territorio persone e strutture che testimonino il custodire la vita - conclude don Pascucci - e poi comunicatelo al Centro di Aiuto alla Vita”.

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