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Cronaca

Il cantante è infermiere, il chitarrista è un medico e l'ospedale il set del video: ecco come è nato l' "inno dei sanitari"

E' un inno all'ottimismo - pubblicato proprio nel lunedì che ha sancito l'inizio della "Fase 2", quella di "convivenza col virus" - che si intitola "Torneremo a danzare"

Hanno unito la passione per la musica e la volontà di raccogliere fondi gli operatori sanitari dell'ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forlì, che hanno scritto inciso e prodotto una canzone. Una sorta di inno all'ottimismo - pubblicato proprio nel lunedì che ha sancito l'inizio della "Fase 2", quella di "convivenza col virus" - che si intitola "Torneremo a danzare", nata dalla collaborazione di Aldo Troiano, coordinatore infermieristico e autore del brano musicale, e Fabio Tarantino, cardiologo interventista e musicista. 

La finalità è benefica, come spiega Tarantino: "Dall'emergenza sanitaria seguirà una situazione di difficoltà economica, che particolerà soprattutto chi era già in condizioni di sofferenza. Ci sembrava doveroso pensare a queste persone e soprattutto rivolgersi all'associazione "Salute e Solidarietà", formata da sanitari del nostro ospedale, che effettua attività di ambulatorio per persone che non possono ovviamente permettersi l'assistenza sanitaria, occupandosi inoltre di altre attività di sussidi". Un'esperienza, aggiunge il cardiologo, "molto stimolante, bella e unica. Per la prima volta ho suonato per un brano che non fosse una cover".

Troiano, autore del brano che sta riscuotendo tanti consensi sui social. Come è nata l'idea?
Abbiamo visto il nostro ospedale trasformarsi completamente, con un aumento giorno dopo giorno dei percorsi covid e reparti che venivano trasformarti per affrontare la pandemia. Sono state giornate molto difficili, anche perchè non sapevamo a cosa si stava andando incontro. Un pomeriggio, parlando con Fabio e guardando dei video di canzoni adattate al tema covid e postati dai nostri amici, si è accesa la famosa lampadina.

E avete pensato a qualcosa di diverso...
Esatto, non volevamo riprodurre una cover, ma qualcosa di nuovo. E da lì si è messa in moto la macchina che ha portato alla nascita di "Torneremo a danzare".

Come vi siete organizzati?
Ho contattato mio fratello, musicista e anche lui infermiere, che lavora in Puglia. E' nata una collaborazione a distanza, ben 500 chilometri.

E come avete fatto?
La tecnologia ci ha dato una grande mano. Siamo riusciti a condividere il materiale da unire.

E poi?
Da mio fratello è partito lo spunto per la parte musicale. Poi con Fabio abbiamo integrato le parti di chitarra, mentre io ho realizzato il testo e la voce al brano. Poi ci siamo avvalsi dell'aiuto di collaboratori del 118 e di un tecnico della Radiologia per la registrazione della canzone.

Alla canzone le avete dato un'immagine...
Attraverso un conoscente abbiamo contattato Michele Valtancoli, un videomaker di professione, che si è reso subito disponibilissimo. Ha capito subito la finalità e l'obiettivo del brano. E ci ha dato una grande mano nelle riprese e nelle costruzioni del video.

Nel video si vedono anche infermieri ballare. Come è nata la coreografia?
Ho chiesto aiuto ai miei colleghi e ai coordinatori dei vari reparti. Dovevano esprimere un passo di danza o un movimento, che fossero da soli o in gruppo. Ed è stato bellissimo, perchè ho ricevuto tanti video e questa cosa mi ha fatto enormemente piacere. Se il video è così bello è anche merito loro.

Dall'idea alla realizzazione del video musicale. Quanto tempo ci è voluto per la produzione?
Circa un mese.

Come è nato invece il testo della canzone?
Scrivo brani da decenni. Qualche verso l'avevo già scritto negli appunti, altri li stavo pensando. In circa cinque giorni, adattandolo alla melodia, sono riuscito a completarlo. Non è stato difficile.

Perchè "Torneremo a danzare"?
Perchè rappresenta la voglia di tornare alla vita normale, ciò che ci piace di più. Tutto quello che stiamo vivendo, non solo in ambito ospedaliero, ci sta provando davvero tanto.

La sua esclamazione a lavoro concluso?
E' andato oltre le mie aspettative. Era quello che immaginavo nella mia testa, ma costruito in questo modo e con questo tipo di messaggio è stata una sorpresa.

E poi è uscito il 4 maggio, inizio della "Fase 2"...
E' stato voluto. Ci auguriamo che possiamo tornare presto alla vita e ritrovare un abbraccio o una stretta di mano. Il contatto, ciò che ci manca più in assoluto.

E la canzone più bella che ha scritto?
Faccio una battuta: la inserisco tra "One" degli U2 e "Wish you were here" dei Pink Floyd. Scherzi a parte, ho cantato in diverse band con brani autoprodotti. Sicuramente questo è il pezzo più rappresentativo, perchè unisce la mia passione per la musica con la mia attività lavorativa. E' il brano che mi rappresenta di più.

Il video

Il video è consultabile al link "https://youtu.be/lvKW-PU2l7U", mentre è possibile donare inviando un bonifico a "Salute e Solidarietà Odvc/o Banca BCC ravennate forlivese e imolese - IBAN IT25I0854213207069000285513".

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