Si alza l'urlo della diga di Ridracoli. Si è intensificata con le ultime abbondanti precipitazioni la tracimazione dell'invaso romagnolo e le previsioni meteo relative ai prossimi giorni fanno supporre che lo spettacolo possa durare almeno fino alla prossima settimana. “L’aver raggiunto il livello massimo di invaso a fine febbraio è certamente un dato positivo – commenta Tonino Bernabè, presidente di Romagna Acque-Società delle Fonti Spa – innanzitutto perché ci fa sperare in un serbatoio di risorsa sufficiente a scongiurare pericoli di siccità nel corso della prossima estate”.

Con la diga al massimo della capienza, la distribuzione d’acqua potabile nel territorio romagnolo dipende in prevalenza dal grande invaso appenninico, sfruttando tutte le possibilità acquedottistiche, nei limiti della richiesta idropotabile attuale. “Con Ridracoli al colmo, possiamo permetterci di distribuire quasi ovunque l’acqua che viene dalla diga – conferma Bernabè -: il che permette di contenere i prelievi dalle falde, soprattutto nella zona del riminese”. Fra i benefici che il grande invaso produce sul territorio c’è anche il cosiddetto “effetto laminazione”: il bacino di Ridracoli raccoglie e controlla buona parte delle acque che si concentrano nel territorio, contribuendo a limitare quei fenomeni negativi che in altre parti d’Italia si verificano sempre più spesso in conseguenza di abbondanti precipitazioni.

Ma la tracimazione è anche uno spettacolo straordinario, che richiama ad ogni occasione centinaia di curiosi. Per fortunata coincidenza, l’evento quest’anno accade proprio in contemporanea con l’apertura stagionale di Idro, l’Ecomuseo delle Acque di Ridracoli: il museo – che è composto dalla sede centrale nel borgo di Ridracoli e alcuni poli tematici nei pressi della diga – apre i battenti domenica e fino al 15 giugno sarà aperto ogni sabato e domenica (orari 10-18; al sabato la diga apre alle 10, il museo alle 14). In programma, fra le altre cose, anche visite guidate alla diga ed escursioni in battello elettrico. Per informazioni più dettagliate, www.atlantide.net/idro.