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Venerdì, 19 Aprile 2024
L'ondata di maltempo / Santa Sofia

Maltempo in Romagna, dopo le abbondanti piogge torna a tracimare la diga di Ridracoli: "C'è acqua per tutta l'estate"

La cascata si è attivata non appena l'invaso ha raggiunto il suo 100% di capienza totale

Le intense precipitazioni che hanno interessato l'entroterra Forlivese hanno gonfiato la diga di Ridracoli, tornata a tracimare per la seconda volta nel 2023 dopo il 4 marzo scorso. La cascata si è attivata non appena l'invaso ha raggiunto il suo 100% di capienza totale. Le acque del lago artificiale, realizzato tra il 1974 e il 1982, e che si allunga per quasi 5 chilometri verso l’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna, hanno raggiunto la quota di sfioro posta a 557,30 metri sul livello del mare, tuffandosi lungo il muro di cemento armato alto 103,5 metri, creando così una spettacolare cascata d’acqua sul Bidente, lambendo il nucleo del Mulino di sotto. Da gennaio sull'invaso sono caduti 614,4 millimetri di pioggia (dato aggiornato alle 12 del 3 maggio), così distribuiti: 269,2 millimetri a gennaio, 79,2 millimetri a febbraio, 100,6 a marzo e 60,4 millimetri ad aprile. 

"E' una fase che sa da un lato sta causando forti disagi, per quanto riguarda la diga di Ridracoli questi giorni di pioggia sono quantomai positivi - spiega Tonino Bernabè, presidente di Romagna Acque-Società delle Fonti Spa -. Lo scorso anno, grazie alle piogge di aprile e maggio, l'invaso si avvicinato allo sfioro, mentre quest'anno abbiamo già avuto una tracimazione ad inizio marzo. Quindi aver recuperato ulteriore disponibilità della risorsa acqua, per effetto delle copiose precipitazioni delle ultime 48 ore, ci assicura di arrivare alla fine dell'estate in tutta tranquillità. Infatti il saldo dell'acqua che abbiamo distribuito dai primi di marzo ad oggi aveva fatto sì che il mese di maggio iniziasse con un minor disponibilità rispetto a quella di maggio 2022. Per cui arriveremo alla fine dell'estate con una scorta d'acqua che ci consentirà di utilizzare al massimo la risorsa di Ridracoli".

Il recupero delle falde

L'estate e l'autunno del 2022 sono stati condizionati da precipitazioni inferiori alla norma. "Finchè abbiamo potuto abbiamo distribuito l'acqua di Ridracoli, poi siamo ricorsi all'impiego delle acque delle falde e dei pozzi, che vengono utilizzati con maggiore incisività nei mezzi estivi quando cresce la domanda di acqua - ricorda Bernabè -. Le precipitazioni di questi giorni non sono importanti solamente per la diga di Ridracoli, ma anche per consentire il recupero appunto delle falde e dei pozzi. La situazione che monitoriamo maggiormente è quella del Ravennate, legata al Canale Emiliano Romagnolo: il metro cubo d'acqua al secondo che viene messo a disposizione dall'infrastruttura non è interamente sostituibile rispetto al funzionamento dei due potabilizzatori ravennati con la risorsa proveniente da Ridracoli. Ma la Romagna sta vivendo una condizione di sicurezza relativa grazie alla capacità di accumulo degli invasi a disposizione. Questo però non significa che dobbiamo abusare di una condizione positiva. Averla darà sicurezza all'economia locale e condiziona la qualità di vita dei territori. Ricordiamoci infatti che gli agricoltori che nel 2022 non avevano alternative con possibilità di prelievi hanno dovuto rivedere decisioni circa le semine. La variabilità climatica è sempre più presente e bisognerà farne i conti. La programmazione diventa sempre di più fondamentale". 

Effetto laminazione

Tra i benefici della diga di Ridracoli anche quella di contenere la piena del Bidente. L'invaso, ricorda Bernabè, "fa da laminazione delle piene e per questo motivo la vallata ha avuto meno problemi rispetto ad esempio a quella del Montone. Trattenendo le piene non causa al Bidente fenomeni di esondazioni, rendendo così più sicura Santa Sofia ed i comuni a Valle. Se non ci fosse la diga il Parco Fluviale sarebbe allagato".

La situazione in Val Bidente

Rispetto ai restanti territori del Forlivese, pesantemente colpiti dall'ondata di maltempo, la situazione nella Vallata del Bidente è monitorata, ma sotto controllo. "Tutti i corsi d'acqua sono monitorati per le portate che hanno toccato livelli preoccupanti. Montone e Tramazzo sono quelli che destano più attenzione è stata sospesa la circolazione ferroviaria - scrive su Facebook il sindaco di Santa Sofia, Daniele Valbonesi -. Il fiume Bidente sembra preoccupare meno, pur molto ingrossato dalla pioggia caduta". Da primo cittadino "massima solidarietà" ai comuni alle prese con le forti criticità.

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