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Cronaca Centro Storico / Via Giorgio Regnoli

L'asta di Regnoli 41: in vendita opere d'arte mobili e pezzi di storia dell'associazione

Sabato chiude la sede all'ex Tessilmoda di via dei Filergiti con una grande festa. Il sodalizio dalla fine del 2015 gestisce le sale mostre della Fondazione Carisp

Regnoli 41 si prepara a lasciare la sede di via dei Filergiti, l’ex Tessilmoda, e lo fa con una maxi festa e un’asta in cui saranno messi in vendita le opere delle passate edizioni della "Galleria e Cielo Aperto" oltre agli arredi e i ricordi di questi cinque anni di attività dell’associazione. Il ricavato della serata sarà tutto utilizzato per finanziare la prossima edizione della Galleria. 

Partecipando all’asta si potranno acquistare opere di Vito Matera e Alessandro Rizzi ma anche vecchi manifesti pubblicitari di moda anni ’70 e poi arredi e altri oggetti utilizzati dall’associazione per allestire le vetrine dei vari negozi sfitti dove, di volta in volta, ha avuto la possibilità di trasferire la sede grazie alla disponibilità degli esercenti.“Oltre all’asta – dice la presidente di Regnoli 41, Raffaella Orazi – ci sarà l’occasione per fare festa insieme ai tanti amici dell’associazione. Dalle 21 apriremo le porte e chiediamo ai nostri ospiti di portarsi anche una parrucca, per divertici ancora di più”. 

Dalla fine dello scorso anno, Regnoli 41 (nata nel 2011 per il rilancio di via Giorgio Regnoli) gestisce le sale mostre del palazzo del Monte di Pietà in corso Garibaldi, un incarico prestigioso arrivato dopo aver vinto il bando della Fondazione Carisp che ha voluto affidare il compito alle associazioni culturali del territorio. 

“Per noi – continua Orazi -. E’ una possibilità di grande crescita  e abbiamo un rapporto di collaborazione vera con la Fondazione che ci rende molto contenti. Per le mostre ci siamo dati il tema della ‘materia’ e stiamo cercando artisti la cui arte possno corrispondere al nostro filone. In questo senso c’è un impegno e un lavoro di ricerca che ci entusiasma come anche il continuo scambio che si è instaurato tra gli artisti". Oliana Spazzoli, ad esempio, (artista in mostra due settimane fa) ha dato la sua disponibilità all’associazione e garantirà dei turni di apertura della mostra in corso, quella di Oscar Dominguez. Sia Spazzoli che Alessandro Turoni, altro autore in mostra, hanno donato alcune piccole opere al progetto di scambio della mostra (un lungo tavolo dove ognuno può prendere un oggetto a patto di lasciarne un altro per i successivi visitatori della mostra, lo scambio rievoca quello che accade nella apacheta, manufatto dell’America latina da cui prende ispirazione la mostra Detras de los pasos visibile fino all’8 maggio). 

L’incarico di livello non ha cambiato però lo spirito dell’associazione sempre rivolto a spendere energie per la città in modo gratuito. “Non siamo certo galleristi – ride la presidente dei Regnoli 41 – e siamo sempre gli stessi. Per questo negli eventi collaterali delle mostre cerchiamo sempre di inserire passeggiate alla scoperta del centro storico di Forlì e cerchiamo di fare rete con altre associazioni che condividono il nostro stesso desiderio di lavorare per la città. Dove sarà ora la nostra sede? Per il momento non l’abbiamo ma contiamo di mantere uno stretto contatto con i nostri associati”. 

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