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Mercoledì, 27 Settembre 2023
Alluvione, la ripartenza / San Benedetto / Via Gorizia, 139

Travolta dall'alluvione, la farmacia rinasce: "Abbiamo dato tutto per ripartire. Danni per centinaia di migliaia di euro"

"Abbiamo anche imparato una cosa - afferma Francesco Tedeschi, figlio della titolare Daniela Sardi, entrambi farmacisti, insieme alla sorella Claudia -. Non esiste cosa più forte della voglia di ricominciare"

A 37 giorni dall'alluvione, dopo aver tolto fango e melma dal pavimento, buttato via tutto quello che si era rovinato, pulito e asciugato e  rimontato quasi 200 ripiani in vetro, la farmacia "San Benedetto" in via Gorizia 139 a Forlì venerdì ha riaperto ai clienti. Trecentoventi metri quadrati finiti tutti sotto 80 centimetri d'acqua, più un grande garage, utilizzato anche a secondo magazzino e che si trova nella parte basse, riempito fino a tre metri e mezzo di acqua.

"Abbiamo rifatto la farmacia completamente - spiega Francesco Tedeschi, figlio della titolare Daniela Sardi, entrambi farmacisti, insieme alla sorella Claudia - la parte espositiva era di cartongesso, quindi abbiamo dovuto abbattere tutto e rimetterlo in piedi. Abbiamo perso il 35% della merce oltre a computer, stampanti, alcune macchine per fare esami e l'impianto delle telecamere. Solo il bancone, che è in legno massello, ha tenuto".

Come tutti gli abitanti del quartiere, anche loro non si aspettavano un disastro simile. "C'era l'allerta ma pensavamo al massimo a 5-10 centimetri di acqua - continua Francesco - Il pomeriggio del 16 maggio ho mandato via i dipendenti, poi ho dovuto insistere con mia madre e mia sorella che volevano stare in farmacia per disporre la nuova esposizione. Per fortuna, perchè il giorno dopo quando siamo venuti a vedere l'acqua arrivava alla vita".

Ad aiutarli tantissimi amici, i volontari e la Protezione civile che nei primi giorni hanno fatto un lavoro enorme. "Siamo molto contenti di riaprire dopo poco più di un mese, a vedere come eravamo messi non ci si poteva credere. Abbiamo dato tutto, abbiamo fatto qualsiasi lavoro. Le prime due settimane siamo stati aiutati moltissimo e devo dire - continua Francesco - che, per assurdo, è stata la parte bella di questo disastro. Abbiamo anche imparato una cosa: che non esiste cosa più forte della voglia di ricominciare".

I danni? "Beh il conto finale non è facile da fare - conclude Francesco - A parte tutto quello che abbiamo perso durante l'alluvione, la ristrutturazione della farmacia, l'acquisto dei nuovi macchinari, c'è anche il mancato incasso. Insomma, sicuramente siamo a varie centinaia di migliaia di euro. Purtroppo l'assicurazione privata non copre nulla. Ora stiamo facendo una pratica con l'associazione di categoria ma soprattutto speriamo nel Governo e nella Regione".

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