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Cronaca

Sorridono i pendolari: un Regionale sostituisce i due Intercity soppressi

A partire da domenica un treno regionale veloce sostituirà due Intercity soppressi da Trenitalia, il 608 da Rimini a Bologna e - per il segmento Bologna-Rimini - il 629

A partire da domenica un treno regionale veloce sostituirà due Intercity soppressi da Trenitalia, il 608 da  Rimini a Bologna e – per il segmento Bologna-Rimini – il 629. Il nuovo servizio al posto dell'Intercity 629 parte da Bologna alle 22.30 di domenica 16 ed effettua anche le fermate di San Lazzaro di Savena e Ozzano Emilia, prolungando in questo modo di mezz’ora l’offerta serale nel bacino bolognese. Da lunedì il treno regionale veloce sostituirà l’Intercity 608.

Il nuovo treno sarà in funzione tutti i giorni, domenica inclusa; un servizio reso possibile con lo stanziamento di risorse della Regione, per rispondere alle esigenze dei pendolari e di tutti i viaggiatori. Il treno partirà da Rimini alle 6.15, con arrivo a Bologna centrale alle 7.30; fermerà a Cesena (dove arriverà alle 6.32), Forlì (6.45), Faenza 6.55). Da Bologna centrale il treno partirà alle 22.30 e arriverà a Rimini alle 23.50, effettuando le fermate intermedie di San Lazzaro di Savena (arrivo alle 22.36), Ozzano Emilia (22.41), Faenza (23.01), Forlì (23.11), Cesena (23.24). 

Le due nuove corse sono di categoria Regionale Veloce, e quindi accessibili con i biglietti e gli abbonamenti del trasporto regionale. Il treno della mattina (da Rimini) prosegue poi per Milano, ripartendo da Bologna alle 7.52, così come quello della sera per Rimini proviene da Milano.

“Per ora grazie alla Regione la situazione dei pendolari tra la Romagna e il capoluogo regionale è stata sanata – sottolineano i consiglieri regionali del Pd in una nota congiunta -, ma già circolano insistenti voci su possibili altri tagli che riguarderebbero tratte fondamentali per i pendolari: ancora una volta si tratterebbe di una decisione presa da Trenitalia in maniera unilaterale e ci auguriamo che quanto ventilato non si avveri. Nel chiedere all'azienda di mutare la propria politica che non prevede i necessari confronti preventivi con le istituzioni e i comitati, sottolineamo che la Regione pur con tutta la buona volontà possibile non potrà sempre coprire i buchi del Governo”.

“Nel 2010 dallo stato sono arrivati alla Regione due miliardi per il trasporto pubblico locale, mentre per il 2011 il fondo verrà ridotto a 400 milioni – hanno evidenziato -. un taglio inconcepibile, che inevitabilmente metterà a repentaglio servizi primari per i cittadini e la tenuta dell'intero sistema del trasporto pubblico e rappresenterà l'ennesima offesa inferta dal Governo a questo paese. L'Italia non può più andare avanti in questa maniera, governata da un manipolo di improvvisatori allo sbaraglio che si muovono tra inconcepibili ritardi e colpevoli lacune. Il Governo ci deve dire adesso se nel 2012 intende fermare i treni e gli autobus delle nostre città o, in caso contrario, dove verranno prese le risorse per il trasporto pubblico locale. Nel frattempo serve una mobilitazione costante dei cittadini, delle associazioni e delle amministrazioni locali, che devono far sentire la propria voce e spingere il Governo affinché se ne vada una buona volta a casa”.

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