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Commemorazioni

Trent'anni fa la strage di via D'Amelio: l'Ugl ha ricordato Paolo Borsellino e gli uomini della scorta uccisi dalla mafia

È stata deposta una corona d'alloro ai piedi della targa commemorativa che spicca nell'area esterna del Tribunale di Forlì, in ricordo del martirio del magistrato e degli agenti

Nel 30esimo anniversario della strage di via D'Amelio, l'Ugl Romagna ha ricordato il magistrato Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta uccisi dalla mafia. È stata deposta una corona d'alloro ai piedi della targa commemorativa che spicca nell'area esterna del Tribunale di Forlì, in ricordo del martirio del magistrato e degli agenti. Presenti alla cerimonia, che si è svolta martedì mattina, il segretario territoriale di Ugl Romagna Filippo Lo Giudice; il segretario provinciale Giovani dell’Ugl, Cristian D’Aiello; il nuovo reggente provinciale Forlì-Cesena di Ugl Pensionati, Alberto Urizio; e il componente del direttivo provinciale dell'Ugl Autonomie Locali, Francesco Petrucelli.

È stato fatto rispettare un minuto di silenzio e sono stati scanditi a voce alta i nomi delle vittime: il giudice del pool antimafia Paolo Borsellino e i cinque membri della scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. "Abbiamo celebrato la memoria di questi autentici eroi civili, simbolo di un'Italia che non si arrende di fronte alla violenza della criminalità organizzata, emblema di coraggio, e ferrea onestà intellettuale a cui tutti dobbiamo tendere - afferma Lo Giudice -. La morte di Paolo Borsellino, di tutti i magistrati vittime di Cosa nostra e delle mafie, degli uomini delle forze dell'ordine, immolati per difendere la Patria, la giustizia e la verità nel nostro Paese, sono un esempio di educazione alla legalità per i giovani, e chi crede ancora nei valori di chi ha fatto grande il nostro Paese". 

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