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Cronaca

La tribuna è a norma alla mattina, ma non lo è più il pomeriggio: lo strano caso delle palestre di via Aldo Moro

I genitori con pioggia o freddo devono stare fuori all'aperto. Il disagio è frutto di una mala-burocrazia tutta italiana

Tribuna delle palestre di via Aldo Moro non utilizzabili ormai da anni nonostante non ci siano problemi sostanziale di sicurezza, con disagi ai genitori che, durante l'attività sportiva dei loro figli, potrebbero stare al caldo a vedere i progressi dei giovani atleti e che, invece, anche con pioggia o freddo, devono stare fuori all'aperto. Il disagio è frutto di una mala-burocrazia tutta italiana. 

A quanto pare – chiarisce un genitore che protesta - la struttura ormai da anni è stata classificata da un'ordinanza dei Vigili del Fuoco non idonea “per il pubblico spettacolo”, poiché mancante dei requisiti di sicurezza. “A seguito della disposizione, la Provincia quale responsabile avrebbe dovuto da tempo provvedere, invece ha tranquillamente latitato poiché all’ente “il pubblico spettacolo” non interessa, poiché l’utilizzo è di tipo didattico nell’ambito della programmazione scolastica che quindi può incredibilmente usare la struttura senza alcun limite di capienza o di utilizzo”, viene spiegato.

“La contraddizione tutta italiana avviene quando gli stessi studenti si trasformano nel pomeriggio in frequentatori tesserati delle società sportive cui la Provincia, per il tramite del Comune di Forlì, concede l’utilizzo della palestra. Per non complicare le cose, a beneficio di entrambi le parti, si stabilisce un tacito accordo tra la Provincia e l’Ufficio Sport del comune, con la formula conosciuta dagli anglosassoni “don’t ask e don’t tell” ovvero la Provincia non scrive nulla sui limiti di utilizzo della tribuna ed il Comune si impegna a non far utilizzare la tribuna sia durante gli allenamenti, sia durante le gare, rispettando le disposizioni del Vigili del Fuoco”.

Ed ancora: “In mezzo a questo accordo finiscono i genitori, come il sottoscritto, che devono rimanere fuori con ogni condizione meteorologica dalla palestra, senza nessuna disposizione scritta, con l’improvvido compito di far comprendere ai ragazzi perché durante le lezioni possono salire sulla tribuna, mentre quando giocano loro, i genitori devono stare fuori per assistere alle loro gare ed allenamenti, visto che sulla struttura non possono salire. Anche un rappresentante del quartiere Resistenza ha provato a chiedere alla Provincia una spiegazione formale, persino con pubblicazioni sulla stampa locale.  Ma anche dopo aver incontrato due dirigenti della Provincia è stato rimbalzato dal muro di gomma della burocrazia”.
 
“Pur nella comprensione che spesso le norme possano essere farraginose e difficilmente interpretabili, resta inaccettabile che sia le Autorità politiche della Provincia ad iniziare dal Presidente, sia i dirigenti del settore si ostinino a non emettere un comunicato ovvero ad affiggere sulle pareti prospicenti la tribuna un avviso sul limite di utilizzo della stessa, facendo finalmente chiarezza anche è soprattutto per i genitori e parenti delle squadre che arrivano da fuori Provincia”.

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