TripAdvisor ha deciso che la sua pizzeria è “chiusa” e da tre mesi non modifica l'errata dicitura, nonostante i solleciti. “Ho avuto clienti e amici che sono arrivati in pizzeria chiedendomi che cosa fosse successo, perché chiudessi. Altri, probabilmente, vedendo la dicitura 'chiuso' sono passati avanti alla pizzeria successiva nell'elenco”: è la protesta che anima Gianni Ciccotelli, titolare della pizzeria Paperoga di San Martino in Strada, che si trova in viale dell'Appennino nei pressi del cinema Saffi.

Non trovarsi sulle mappe su internet ed in particolare sul popolarissimo sito di recensioni oggi come oggi per un ristorante è un po' come non esistere. Ma se la gestione delle recensioni spesso per i ristoratori è piuttosto burrascosa, perché alcune non sono ritenute corrette e veritiere, altra cosa è che TripAdvisor indichi come “chiusa” un'attività che, invece, da 11 anni è regolarmente aperta, procurandole un evidente danno economico. “Circa tre mesi fa mi sono accorto che TripAdvisor metteva l'indicazione 'chiuso' da una consultazione da computer e 'Questa struttura è stata segnalata come chiusa' nella versione mobile. Ho subito segnalato l'errore a TripAdvisor”. Ma da qui è iniziata un'odissea fatta di telefonate e e-mail. “Mi hanno risposto che per rimettere l'indicazione che sono aperto, come lo sono realmente e lo sono stato negli ultimi tre mesi, devo aprire un sito internet o una pagina Facebook, due azioni che non ritengo utili alla mia attività e che quindi non sono intenzionato a fare”, dice Ciccotelli.

Che aggiunge: “Ho fatto presente che a Forlì ci sono almeno 20 ristoranti senza un sito o una pagina Facebook e ho mandato gli esempi, ma non c'è stato niente da fare. A quel punto ho chiesto almeno di cancellare la mia attività del tutto da TripAdvisor (pur avendo una valutazione di 4,5 palline su 5, ndr), ma mi hanno risposto che non è possibile”. Una totale assurdità, quindi: costretto a tenersi la dicitura 'Chiuso' anche se non lo è. “Non potersi cancellare dal portale, essere costretti ad aprire un sito internet: mi pare una politica un po' “fascista” quella di TripAdvisor”, protesta Ciccotelli, che spiega di essersi rivolto ad un avvocato per il risarcimento del danno causato dall'errata indicazione. “Colgo inoltre l'occasione per riconfermare a tutti i miei clienti che sono aperto”, continua il titolare del Paperoga. Ciccotelli chiama infine a raccolta tutti i ristoratori che si trovano nelle sue stesse condizioni: “Dobbiamo avviare una class action e, come sempre quando si sfidano questi giganti, più siamo e meglio è”.