Troppi incidenti, cambia la viabilità in zona piscina

Cambia la viabilità in zona piscina. Per aumentare la sicurezza, saranno introdotte delle modifiche negli incroci tra le vie Di Vittorio e via Cecere e tra le vie Tavernari e via Treves. Giorgio Bicchietti, coordinatore del Comitato di Quartiere Resistenza -Ravaldino C.2, ha organizzato per giovedì 1 marzo un'assemblea nella quale interverranno il Presidente della Circoscrizione 2, Giulio Marabini, e il Tecnico del Comune di Forlì, il geometra Giancarlo Turroni.

Durante l'assemblea, che si terrà nella sede del Comitato di Quartiere in via Paolucci Ginassi 17, si parlerà del rinnovo e dell'adeguamento della segnaletica in via Sergio Tavernari, via F.lli Cervi e via G. di Vittorio. Inoltre spazio per osservazioni e suggerimenti dei cittadini inerenti l' andamento del Quartiere.

“Negli ultimi anni il traffico veicolare nel nostro quartiere è notevolmente aumentato, dovuto in primis ad un maggior numero di auto posseduto per numero di famiglia residente e secondariamente alle abitudini di spostamento che ci portano quotidianamente ad utilizzare l'auto anche per piccoli tratti, complice anche la fretta e la frenesia del nostro tempo – si legge nella nota del Comitato di Quartiere -. Le vie interessate dal progetto in questione, in particolare via Tavernari e via Di Vittorio, sono quelle che più hanno dovuto sopportare questo cambiamento, vedendo riversate su di esse un numero sempre più alto di auto parcheggiate ed in transito; si aggiunga che alcuni edifici non posseggono garage adeguatamente dimensionati per ospitare le vetture di oggi e che quindi l'unica soluzione è il parcheggio in strada”.

“Tale situazione ha creato nel tempo e soprattutto negli ultimi mesi forti disagi al traffico veicolare e ciclabile, causando purtroppo anche alcuni incidenti negli incroci tra le vie Di Vittorio e via Cecere e le vie Tavernari e via Treves. Il fatto che tali incidenti si siano poi ripetuti nel tempo indica ancor più che tali disagi non sono da considerarsi occasionali ma strutturali ed in quanto tali debbano essere risolti in modo incisivo”, conclude la nota.