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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Associazione a delinquere per "barare" agli esami della patente: in 50 nei guai

Circa una cinquantina di persone dovranno rispondere di quella che viene ritenuta una maxi-truffa ai danni dello Stato ed in particolare agli enti che erogano le patenti

Circa una cinquantina di persone dovranno rispondere di quella che viene ritenuta una maxi-truffa ai danni dello Stato ed in particolare agli enti pubblici che si occupano di verificare che chi gira in strada coi veicoli sia effettivamente preparato e formato al codice della strada, iter che si completa con la consegna della patente di guida. E' giunta infatti alla conclusione delle indagini una vicenda rubricata dalla Procura di Forlì come un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al falso nei confronti di 9 persone, tutti medici e titolari di autoscuole romani e napoletani, che avrebbero operato con finte visite mediche di idoneità alla guida (per quanto riguarda i medici) e aiutando i candidati al quiz (per quanto riguarda gli addetti delle scuola guida), suggerendo le risposte giuste con auricolari bluetooth.

Nei guai, per truffa e falso, anche circa una quarantina di clienti, di cui due a Forlì, che avrebbero fruito di questi “favori” dietro un pagamento di 1.500 euro a salire. Numerose le Motorizzazioni Civili che sarebbero state vittima di questa truffa, da Forlì a Reggio Emilia, da Roma a Napoli e Torino. L'organizzazione venne smantellata nel 2016 dalla Procura della Repubblica di Forlì (pm Filippo Santangelo). Chiusa la fase investigativa, il procedimento si avvia ora verso la fissazione dell'udienza preliminare. Gli imputati sono difesi da diversi legali: Pier Paolo Benini Monica Rossi, Giovanni Principato, Pierluigi Mancuso, Domenico Paone, Andrea Mesiano e Sergio Cola.

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