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Cronaca

Visita pazienti senza ricevuta, medico forlivese nei guai. Danno all'Ausl di Cesena per 310mila euro

Scoperta dalla guardia di finanza di Forlì una truffa al servizio sanitario nazionale da parte di un medico forlivese, dipendente dell'Ausl di Cesena

Scoperta dalla Guardia di finanza di Forlì una truffa al servizio sanitario nazionale da parte di un medico forlivese, dipendente dell'Ausl di Cesena. Nei guai, con l'accusa di truffa aggravata, è finito un medico forlivese di 55 anni, segnalato anche alla procura regionale della corte dei conti per il recupero del danno erariale cagionato. L’indagine, sottolineano le Fiamme Gialle, “rientra nel monitoraggio svolto nell’ambito della spesa pubblica e, in particolare, nel settore della spesa sanitaria, dove sono stati avviati proficui contatti con la direzione delle aziende sanitarie locali”.

Le Fiamme Gialle, a seguito di approfondimenti eseguiti sui rapporti con i medici operanti in regime “intramoenia” dell’Ausl di Cesena, hanno appurato che un medico, autorizzato ad operare in regime “intramoenia” nel proprio ambulatorio privato di Forlì, era sospettato di effettuare prestazioni sanitarie senza rispettare gli obblighi contrattuali stabiliti. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Antonio Bartolozzi, sono partite con una serie di appostamenti nello studio medico al fine di rilevare l'afflusso dei pazienti, sia i dati identificativi degli stessi. Successivamente, dalle informazioni rese da alcuni pazienti, è emerso che il medico specialista aveva effettuato visite ed eseguito esami diagnostici (ecografie), incassando il relativo onorario in denaro contante ed omettendo il rilascio delle previste ricevute.

Dopo gli accertamenti del caso, la Procura ha autorizzato la perquisizione dello studio e l’acquisizione dei dati delle prestazioni eseguite. Secondo l'accusa, lo specialista ha effettuato, negli ultimi quattro anni, oltre 6000 visite ed esami ecografici, riscuotendo direttamente i relativi corrispettivi che, invece, avrebbero dovuto essere versati nelle casse dell’Ausl di Cesena. Sono stati sentiti ulteriori pazienti che hanno confermato di aver pagato in contanti direttamente il medico, indagato per truffa aggravata di oltre 310.000 euro. Sono in corso ulteriori verifiche per contestare anche dal punto di vista fiscale quanto illecitamente intascato dagli ignari pazienti.

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