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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Truffa imprenditrice forlivese e con 600mila euro compra una casa: commercialista nei guai

La responsabile è una 48enne, accusata di truffa e appropriazione indebita aggravata e continuata. La pena può arrivare fino a 8 anni di reclusione

Ha perso ben 600mila euro, sottratti da una commercialista ravennate alla quale era stato dato l'incarico di procedere alla ristrutturazione del suo gruppo aziendale operante nel settore della "bellezza" e nella gestione di strutture ambulatoriali, riabilitative e diagnostiche. Vittima della truffa una nota imprenditrice forlivese. Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Forlì, coordinati dal sostituto procuratore Filippo Santangelo, ha denunciato la responsabile, una 48enne con le accuse di truffa e appropriazione indebita aggravata e continuata. La pena può arrivare fino a 8 anni di reclusione.

LE INDAGINI - L’indagine è partita dopo la denuncia sporta alla locale Procura della Repubblica da parte dell’imprenditrice forlivese, che aveva raccontato di come aveva chiesto la consulenza di una famosa professionista di Ravenna per procedere alla ristrutturazione del suo gruppo aziendale operante nel settore della “bellezza” e nella gestione di strutture ambulatoriali, riabilitative e diagnostiche. Da qui la commercialista si sarebbe inserita all’interno delle aziende appropriandosi di somme utilizzate per fini personali.

FIRME FALSE - Gli inquirenti hanno esaminato i documenti contabili delle società del gruppo aziendale e la copiosa documentazione bancaria, consentendo alla Fiamme Gialle di individuare gli artifizi e raggiri utilizzati per la sottrazione delle risorse finanziarie. Si è così scoperto che la commercialista falsificava la firma della vittima sui moduli di richiesta di vari bonifici bancari e assegni circolari, su conferimenti di incarico in esclusiva per la vendita di immobili di sua proprietà e manipolava i prospetti riepilogativi settimanali utilizzati per i pagamenti on-line, in modo da non far risultare gli ammanchi di denaro.

DOVE SONO FINITI I SOLDI - Come poi la professionista ravennate utilizzasse i proventi, i finanzieri l’hanno scoperto seguendo le movimentazioni del denaro. Si è così visto che la somma di 600mila euro sottratta alle aziende del gruppo era stata utilizzata come anticipo per l’acquisto di un prestigioso immobile nei pressi del centro di Ravenna, già sede di un noto istituto di credito nazionale, per pagare le parcelle del designer incaricato della ristrutturazione ed arredamento dell’immobile nonché per cofinanziare un progetto di ricerca affidato ad una propria amica. Nei confronti della commercialista la Procura della Repubblica ha disposto il rinvio a giudizio per truffa e appropriazione indebita aggravata e continuata, con pena che può arrivare fino a 8 anni di reclusione.

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