5 prelievi in 10 secondi: i truffatori online si fingono delle Poste e gli svuotano il conto in un baleno
"Sul telefono mi è arrivato un sms da Poste Info, uno dei tanti che ogni tanto mi arriva. L'ho aperto e ho letto che era necessario fare l'aggiornamento di tutte le normative"
Falsi come Giuda, astuti come serpenti e veloci come Marcell Jacobs. Hanno impiegato meno di dieci secondi ad alleggerire, con 5 prelievi in successione per la cifra complessiva di 4947 euro, il conto BancoPosta di Alessandro, consulente assicurativo di Forlimpopoli. Ed è accaduto tutto online. Uno degli incubi più brutti per chi ha un piccolo conto in banca si è materializzato sabato 26 marzo dopo pranzo sul cellulare di un giovane romagnolo.
"Ero un po' stanco, e dopo aver mangiato, mi sono seduto sul divano - racconta Alessandro - sul telefono mi è arrivato un sms da Poste Info, uno dei tanti che ogni tanto mi arriva. L'ho aperto e ho letto che era necessario fare l'aggiornamento di tutte le normative per il supporto digitale e dovevo inserire i miei dati. Visto che sono un consulente assicurativo e so che è una pratica necessaria e ogni tanto viene richiesta, ho aperto il link. Una volta aperto il link mi sono ritrovato dentro il sito delle Poste, o almeno io pensavo fosse il sito delle Poste perché era uguale uguale. Solo adesso posso immaginare fosse un fake. Con serenità ho confermato i miei dati d'accesso e nel giro di pochissimo, senza darmi il tempo di riflettere, mi sono arrivate 5 notifiche istantanee, una dietro l'altra, che mi confermavano 5 prelievi di denaro dal mio conto. Tre erano di 990 euro, una di 998 e l'altra di 988. Complessivamente 4 mila 947 euro. Quando ho capito che era una truffa era troppo tardi, non potevo fare più nulla: mi avevano già prelevato il mio massimo giornaliero. E' vero che sono stato un po' sciocco a dare i dati via telefono ma davanti al sito di Poste e al messaggio ufficiale in Poste Info, quello dal quale mi contattano sempre, mi sono lasciato convincere".
Alessandro ha contattato subito le Poste che hanno bloccato tutte le sue carte e il suo conto, ma il danno, ovviamente era già fatto. Lunedì si è recato subito in Posta e alla Polizia postale per fare la denuncia e la direttrice gli fatto riempire i moduli per la richiesta di risarcimento che, però, non è certo venga accettata. "Dalla mia parte - continua Alessandro - c'è il fatto che gli hacker abilitati in queste truffe "svuotaconto" sono stati bravissimi a clonare il sito ufficiale di Poste e sono riusciti a fingersi come contatto originale, inducendomi a sbagliare. Tra l'altro non è che hanno fatto un bonifico, operazione che sarebbe stata eventualmente reversibile. No, hanno ricaricato in tempo reale cinque carte prepagate della Lituania, dalle quali, nello stesso momento, hanno prelevato i soldi. Et voilà i miei soldi sono spariti..."
Quello che preme di più ad Alessandro, oltre ovviamente a riavere il maltolto, è che un'esperienza simile non accada a nessun altro perché c'è da stare veramente male. "Per questo motivo voglio che più persone possibili siano informate sulla modalità di questi malviventi informatici - conclude Alessandro - e che a nessuno venga mai in mente di dare dati via telefono".