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Cronaca

In aumento i tumori al seno: a Forlì curate 4mila pazienti in 10 anni

L'Unità Operativa di Senologia forlivese si occupa attualmente del trattamento chirurgico della patologia mammaria benigna e maligna, con applicazione della tecnica radioguidata per la localizzazione delle lesioni non palpabili e per la ricerca del linfonodo sentinella

La Senologia dell’ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forlì, diretta dal dottor Secondo Folli, festeggia martedì alle 18 il decennale con operatori, pazienti,volontari e autorità in Sala Pieratelli, nel Padiglione Morgagni del nosocomio forlivese. In questi dieci anni sono stati eseguiti più di settemila interventi, curate più di quattromila donne con carcinoma della mammella ed eseguite circa mille ricostruzioni della mammella. “La nostra Unità Operativa è da sempre impegnata - spiega Folli - nella ricerca clinica in collaborazione con l'Irst e in convenzione con l'Università di Genova. Inoltre  siamo sede di Master Universitari di II livello in chirurgia della mammella e siamo centro di formazione per chirurghi senologi per conto dell'Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani".

“Il tumore della mammella è quello più diffuso nella popolazione femminile e registra un continuo aumento di incidenza - afferma Folli -. Negli ultimi sei anni purtroppo si registrato, in Italia, un aumento del 14% di questa patologia, concentrato nella classe di età inferiore ai 45 anni dove l'incremento è stato addirittura del 30%. Tali dati, sommati all'estensione dell'età di screening, che la Regione Emilia Romagna ha giustamente adottato, hanno incrementato la domanda di trattamenti chirurgici e medici di questa malattia, che, grazie ad un corretto ed efficace approccio terapeutico multidisciplinare, ha condizionato una riduzione della mortalità' particolarmente evidente nel nostro territorio, come evidenziano i report del Registro Tumori della Romagna".

L’Unità Operativa di Senologia forlivese si occupa attualmente del trattamento chirurgico della patologia mammaria benigna e maligna, con applicazione della tecnica radioguidata per la localizzazione delle lesioni non palpabili e per la ricerca del linfonodo sentinella. L’attività chirurgica comprende interventi di chirurgia oncologica demolitivi (conservativa e radicale), interventi per patologia malformativa, per patologia benigna e/o infiammatoria e per patologia mammaria maschile (ginecomastia e neoplasia).L’approccio diagnostico-terapeutico viene svolto nell’ambito di un percorso unico definito, dal punto di vista organizzativo, dal Gruppo Senologico multidisciplinare composto da oncologo, radiologo dedicato, chirurgo, medico nucleare, chirurgo plastico, fisiatra e fisioterapiste, anatomo-patologo, psico-oncologo, genetista, radioterapista, medico delle cure palliative e medico di base. Pertanto le scelte terapeutiche e le impostazioni dei piani di cura vengono discusse e condivise, nell’ambito di riunioni settimanali, garantendo così al paziente il miglior trattamento disponibile. 

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