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Cronaca Bertinoro

"Tutti a tavola, tutti insieme": Bertinoro sposa il progetto di sensibilizzazione alla celiachia

Il progetto prende piede nelle mense scolastiche grazie alla collaborazione di Camst e con il supporto di Aic Emilia Romagna

Il Comune di Bertinoro aderisce al progetto "Tutti a tavola, tutti insieme", promosso dall'Associazione Italiana Celiachia, per la sensibilizzazione alla celiachia, per educare i giovani studenti, celiaci e non, alla diversità alimentare e ridurre il disagio dei minori celiaci nelle mense scolastiche. Il sindaco Gabriele Fratto sostiene il progetto: "Quest'anno il Comune di Bertinoro partecipa attivamente alla Settimana nazionale della Celiachia dal 15 al 23 maggio per evidenziare quanto questa problematica sia attuale e diffusa anche nella nostra comunità e colpisca i bambini. Tanto che il progetto prende piede nelle mense scolastiche grazie alla collaborazione di Camst e con il supporto di Aic Emilia Romagna".

"Grazie all'interessamento di alcune scuole del nostro territorio frequentate da studenti celiaci, la Giunta ha deciso di partecipare a questo progetto di integrazione alimentare - illustra l'assessore alle Politiche Educative, Sara Londrillo -: il 18 maggio nelle mense scolastiche dei plessi coinvolti sarà servito un pasto naturalmente privo di glutine, per far comprendere anche ai bambini ed alle loro famiglie che mangiare senza glutine si può e anche con gusto. Un esempio di pranzo senza glutine: da un primo piatto di riso, alle gallette di mais al posto del pane Questa iniziativa ha un messaggio molto importante perché contribuisce a formare i bambini fin da piccoli e le loro famiglie sul tema della salute e di quella dei loro compagni. Inoltre il pranzo è un momento di condivisione e di conoscenza delle diversità alimentari anche a causa di intolleranze ed allergie".

"Apprezzo questo progetto perchè mette in luce le differenze anche tra i più piccoli per poterle poi accettare, in modo che gli studenti celiaci possano essere integrati e non considerati “malati” o “emarginati” - conclude Fratto -. L'accettazione è un passaggio fondamentale come per tutte le diversità alimentari sia in ambito etico che religioso. Sostengo il messaggio di AIC che recita: “Nella mensa scolastica i bambini imparano ad accettare le differenze, diventando ambasciatori di buoni valori anche all'interno delle loro famiglie!”.
 

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