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Cronaca

Un anno fa iniziava la corsa al vaccino: “Fidiamoci della scienza. Una protezione contro la malattia grave”

“Anche la Scienza si sta misurando con qualcosa di inedito, ma fidiamoci e vacciniamoci tutti”

Era il 27 dicembre del 2020, quando i primi operatori sanitari ricevettero la prima dose di vaccino anti-covid. “Senza sosta, senza mai un giorno di festa, senza pause, per un anno intero abbiamo somministrato ai cittadini oltre 8 milioni di dosi di vaccini, coprendo quasi il 90% delle persone over 12enni con doppia dose e somministrando oltre 1.200.000 terze dosi”, aggiorna l’assessore regionale alla Salute, Raffaelle Donini.

“La discussione sull’efficacia dei vaccini a volte assume toni surreali - prosegue Donini in un post pubblicato su Facebook -. Certamente non offrono una copertura totale verso il contagio e verso la malattia e non esiste il rischio zero. Ma coprono oltre al 70% nei confronti del contagio e soprattutto, oltre il 90% nei confronti della malattia grave. Anche da vaccinati quindi occorre un comportamento prudente, sulla scia di quanto deciso dai provvedimenti del Governo”.

“Ma essere vaccinati, oggi, significa avere una reale protezione per evitare la malattia grave - evidenzia -. Un anno fa, avevamo molte più restrizioni, coprifuoco, chiusure e proprio il giorno di Santo Stefano, il 26 dicembre 2020, alla vigilia della consegna dei primi vaccini, con la metà dei contagi di domenica, registravamo esattamente il doppio di persone ricoverate nei reparti di terapia intensiva. 214 persone nelle rianimazioni degli ospedali della Regione contro i 107 di domenica. E fra le persone che oggi soffrono in terapia intensiva, alle quali rivolgo un pensiero affettuoso e commosso, il 71% di esse non sono vaccinate. Anche l’età media delle persone ricoverate è diversa: 61 anni i non vaccinati e 67 i vaccinati”.

Conclude Donini: "Anche la Scienza si sta misurando con qualcosa di inedito, ma fidiamoci e vacciniamoci tutti. E indossiamo la mascherina indicata, quando siamo nei luoghi chiusi o quando usciamo di casa. Noi batteremo questo virus. Insieme”.

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