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Cronaca

Un pozzo di scienza, rivoluzione digitale a scuola: 650 studenti al programma di Hera

650 studenti forlivesi partecipano, da mercoledì, alla dodicesima edizione di “un pozzo di scienza”, il programma didattico del Gruppo Hera dedicato agli istituti superiori

Internet of things, Big Data, cyber security, fake news: ma siamo preparati alla rivoluzione informatica che mira a trasformare e semplificare le nostre vite? Per non farsi cogliere del tutto impreparati Società 4.0 - futuro e rivoluzione digitale è il tema della dodicesima edizione di un pozzo di scienza, il programma didattico di Hera per le scuole secondarie di secondo grado, dove studenti, esperti e ricercatori discuteranno dei tanti vantaggi che la tecnologia ha portato alle nostre attività. 104 incontri, 39 workshop game conference, 176 laboratori e 19 visite ai dipartimenti scientifici impegneranno 1.211 classi, hanno preso il via da Rimini il 19 febbraio e si concluderanno il 14 aprile a Ferrara. Il progetto è patrocinato dall’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna e vede anche quest’anno la collaborazione di ComunicaMente.

A Forlì 650 alunni tra incontri, workshop e laboratori

Sono partite mercoledì le attività didattiche ai licei F.P. di Calboli di Forlì e Carducci di Forlimpopoli e all’ITE Matteucci e proseguiranno fino a lunedì 26 marzo, domenica esclusa, con 3 incontri, 9 laboratori e 2 game conference e workshop per circa 650 alunni distribuiti su 26 classi in 5 istituti superiori. Gli incontri scientifici che hanno registrato più iscrizioni sono: “Snap school: è possibile una testa ben fatta con i social network?” in cui si parlerà di come imparare a dimenticare ottimizzando lo spazio nelle nostre teste, e “Il nesso tra media digitali e violenza di genere tra nuove forme di abuso e empowement” durante il quale si esplorerà la relazione tra la facilità di connessione e l’emergere della violenza. Il workshop più gettonato è “FB: la fabbrica delle bufale”, un laboratorio per acquisire le competenze critiche per un uso consapevole di internet. Per quanto riguarda i laboratori, il più richiesto è “Pacchi in viaggio”, un esperimento che metterà alla prova i ragazzi con la pianificazione logistica delle merci.

Più di 500 proposte avviate sui territori

Ben 33 gli incontri a tema scienza, ambiente, economia e salute, a cura di docenti dell’Università di Bologna, Ferrara e Padova, affiancati da Immaginario Scientifico Science Center di Trieste e Tecnoscienza, ai quali parteciperanno oltre 20.000 studenti in dibattiti interattivi con esperti, ricercatori e giornalisti. Tornano anche i laboratori “hands-on” per indagare l’interazione uomo-macchina e il mondo “smart” attraverso il nuovo gioco di ruolo PlayDecide. Grande interesse ha suscitato il Workshop sulle fake news, tema di attualità e rovescio della medaglia della real-time communication. Infine, le classi usciranno dalle aule per le visite ai Dipartimenti Scientifici delle Università del territorio.

Science Day: le sfide tra scienza e creatività

Grandi novità nel 2018: quest’anno, tutte le classi potranno sfidarsi non solo nel tradizionale Click Day, la gara all’ultimo click sugli argomenti trattati in questa edizione, ma anche nel nuovissimo Smart Day, una competizione che durerà per tutto il periodo dello svolgimento del Pozzo, terminerà il 18 aprile e premierà la creatività dei ragazzi alle prese con video, testi, esperimenti o prototipi prodotti sul tema. Ben due classi vincitrici potranno andare insieme in visita al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. Evento conclusivo dell’edizione 2018 sarà la consueta Maratona Fotografica DISTURbo, il gioco a squadre che tra maggio e giugno riempirà le città di Bologna e, da quest’anno, invaderà anche Riccione di fotografi in erba. I premi saranno tanti e il Premio Hera, andrà al team che meglio avrà interpretato i target fotografici legati ai temi di un pozzo di scienza 2018. A Bologna l’appuntamento è per sabato 5 maggio, mentre a Riccione il 23 giugno.

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