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Cronaca

Una messa e un video per ricordare don Amedeo Pasini a 10 anni dalla morte

La liturgia sarà presieduta dal parroco don Carlo Guardigli, a cui seguirà la proiezione di un video curato da Franco Casadei, parte integrante del libro “C’era una volta un re, bisre, bisconte binè” realizzato 9 anni fa proprio in ricordo del sacerdote

Sarà una messa, in programma sabato, alle 18.30, nella chiesa di San Paolo Apostolo, in via Pistocchi, l’apice del ricordo di don Amedeo Pasini a 10 anni dalla morte. La liturgia di suffragio sarà presieduta dal parroco don Carlo Guardigli, a cui seguirà la proiezione di un video curato da Franco Casadei, parte integrante del libro “C’era una volta un re, bisre, bisconte binè” realizzato nove anni fa proprio in ricordo del sacerdote. Alla serata parteciperà anche il vescovo di Forlì-Bertinoro mons. Livio Corazza.

"Sono passati 10 anni dalla scomparsa – scrive l’imprenditore Gigi Mattarelli, uno dei suoi ragazzi della prima ora - ma la testimonianza di questo sacerdote non solo è ancora viva, ma è presente con forza nelle tante iniziative di carità attive nella “sua” Parrocchia di San Paolo e negli altri luoghi dove ha vissuto la sua missione (Civitella, Pianta, Fornò, Bagnolo), oltre che nell’intera Diocesi di Forlì-Bertinoro, di cui è stato innovatore nell’ambito della Pastorale famigliare e dell’Azione Cattolica, di cui fu anche assistente generale per diversi anni”. La vita di don Amedeo è stata connessa in maniera consistente con quella di don Mino Flamigni, due personalità fortissime, molto differenti, ma con un denominatore comune indiscutibile: una rocciosa fede in Dio e un cuore sempre aperto verso tutti, a cominciare dai più fragili. Il gruppo di persone legate a don Mino e don Amedeo, che nel 2020 ha realizzato in ricordo di don Flamigni (anch’egli scomparso il 24 gennaio 2018) il volume “Don Mino e i suoi amici”, nei giorni scorsi, grazie ai proventi della vendita del libro, ha effettuato una donazione di mille euro a favore della scuola di Wajir in Kenia, intitolata al sacerdote forlivese, in sinergia con il Coordinamento locale di sostegno al progetto, composto da  Associazione Paolo Babini, Centro missionario Diocesano Forlì-Bertinoro, Comitato per la lotta contro la fame nel mondo, cooperativa sociale Paolo Babini, Fondazione Eremo Madonna del Faggio e VolontariA onlus.

Don Amedeo Pasini, morto alle 21.21 dell’8 maggio 2011 all’ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì, sconfitto da un male incurabile, è stato cofondatore della parrocchia di San Paolo, nel 1970, e per 12 anni, dal 1997 al 2009, parroco di Santa Maria Assunta della Pianta. L’aspetto più saliente di questo uomo straordinario, che ha lasciato un vuoto incolmabile soprattutto per l’intreccio e la qualità di relazioni umane che ha saputo costruire, è stato proprio l’amore per i più fragili. L’emozione e la commozione nel cuore delle centinaia di persone intervenute al suo funerale, celebrato il 10 maggio 2011 nel Duomo di Forlì, è ancora palpabile. Nei primi banchi della navata centrale sedevano i “piccoli” tanto amati da don Amedeo, provenienti da Associazione e Cooperativa “Paolo Babini”, Associazione “Luigi Lago”, “Villaggio Mafalda”, tutti increduli che quell’uomo curvo e scherzoso, così attento a loro, non ci fosse più. La più grande intuizione di questo sacerdote appassionato di Dio e dei fratelli più poveri, condivisa con don Mino Flamigni, fu il campo di condivisione avviato nel 1972 a Borca di Cadore, per trascorrere coi fratelli disabili anche le ferie estive, e dal 2008 riproposto nel “Villaggio Dolomitico” di Piani di Luzza, in Carnia. “Condividere – spiegava don Amedeo per giustificare la straordinaria trasferta nel cuore delle Dolomiti - significa mettere i propri doni a disposizione di coloro che non ne hanno. E’ un toccare con mano cosa significhi vivere assieme ai fratelli cosiddetti poveri, ma in realtà molto ricchi”. 

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