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Cronaca

Una mostra per ricordare Alina Marchetta, morta investita: presente l'ex pornodivo Franco Trentalance

Una mostra d'arte per ricordare Alina, la ragazza di 26 anni che rimase uccisa in un terribile incidente stradale mentre passeggiava sul marciapiede in viale Salinatore.

Una mostra d'arte per ricordare Alina, la ragazza di 26 anni che rimase uccisa in un terribile incidente stradale, travolta da un palo abbattuto da un'auto mentre passeggiava sul marciapiede in viale Salinatore. Dal 3 al 20 ottobre l'Oratorio di San Sebastiano ospita le opere create nell'ambito di un concorso artistico voluto appositamente della madre Sanda Sudor affinché questa tragica morte avvenuta il 7 aprile del 2019 non finisca dimenticata. Alina era arrivata a Forlì per gestire un negozio nel centro commerciale Punta di Ferro, ma una domenica mattina venne uccisa in un incidente con una macchina alla cui guida c'era una sua coetanea. La madre, Sanda Sudor, è un'artista che vive in Olanda e, accanto alla costituzione di parte civile nel processo, per la figlia ha voluto organizzare quello che si propone come un premio annuale “Artisti per Alina”.

L'inaugurazione è per il prossimo 3 ottobre alle 16. Spiega la nota di presentazione: “Una mostra d'arte per tenere vivo il ricordo di questa ragazza e della sua tragica scomparsa. Per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle tragedie causate dagli omicidi stradali perpetrati da guidatori ubriachi o drogati. L’unico strumento è l’arte, al quale può ricorrere la mamma di Alina per alleviare l’incolmabile perdita e l'abisso del suo dolore; per rappresentare la figura della figlia, le sue emozioni e di chi gli sopravvive duramente, nello struggente ricordo di quegli sguardi pieni di speranze e di sogni, ora spezzati”.

“Alina non era soltanto la figlia – sostiene Sanda Sudor, madre di Alina e ideatrice della mostra - ma la ragione per realizzare sogni e progetti, la ragione per creare, rivoluzionare e migliorare. Ritengo che nessuno potrà mai inventare una nuova lingua: quella del dolore di sopravvivere alla morte di un figlio. Non si insegna a un figlio a morire.  E dal momento che non sono riuscita come madre a impedire ad Alina di morire, voglio lottare per sopravvivere e lo faccio con l'unico strumento che conosco, che mi sorregge e mi sostiene: l'arte. Che sia l’Arte a tenere Alina viva, che sia l’arte a far comprendere il passaggio tra la vita e la morte. Che sia l’Arte un omaggio ai genitori che, come me, sono condannati all'ergastolo del dolore.”

All'interno della mostra verranno esposte opere di 40 artisti selezionati in tutti campi dell'arte visiva (pittura, scultura, fotografia, design, grafica/illustrazione, video) e nel giorno dell'inaugurazione,  saranno premiati i primi tre artisti vincitori del concorso indetto per l'anno 2020: primo premio “Alina” a Livia Cannella per il video ”Alina e le rose”; secondo premio a David Pompilli per l’opera “Santi Urbani”; terzo premio a Anna Maria Scocozza per l’installazione art-paper “Alina. La primavera ti sveglierà con un fiore”. 

Interverranno all'inaugurazione di sabato  Italo Pentimali (autore e conferenziere), Franco Trentalance, ex pornodivo e testimonial di “Adotta un DSM”, campagna per la sicurezza stradale dell'associazione Motorlab e la giornalista Paola Giovetti, nota per i suoi programmi televisivi e per i saggi di natura spirituale-esoterica. presente il giorno dopo, domenica alle 11.

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