Uniti contro la zanzara tigre: trattamenti in 40mila tombini e 400 chilometri di fossi
Gli attori della lotta alla zanzara tigre e alla zanzara comune sono diversi e ognuno può fare la sua parte
L'arrivo dell'estate si sta facendo attendere e di conseguenza anche il problema delle zanzare ancora non attanaglia le giornate estive. Questo non significa che non sia importante già da ora adottare alcune semplice regole per evitare la proliferazione massiccia di zanzare tigre e zanzare comuni. Il comune di Forlì ha già attivato, tramite un'ordinanza sindacale del 27 aprile scorso, il piano di provvedimento per la prevenzione e il controllo dell'infestazione di zanzare, e i trattamenti delle zone pubbliche sono partiti ufficialmente il 5 maggio e si protrarranno fino al 31 ottobre.
“Stiamo trattando – dice Roberto Mini, funzionario dell'unità tematiche animali del Comune di Forlì - più di 44mila tombini e oltre 400 chilometri di fossi, zone dove è maggiore la proliferazione larvale delle zanzare, con pesticidi biologici che, seppur colpendo efficacemente gli insetti, non danneggiamento l'ambiente. La cadenza dei trattamenti è mensile ed inoltre, tramite le guardie zoologiche volontarie, vengono monitorate costantemente la densità e il tipo di zanzare presenti così da avere una fotografia reale della situazione aggiornata”.
L'ordinanza citata invita anche i soggetti proprietari o gestori di aree particolarmente a rischio come depositi industriali e artigianali, attività che richiedano l'accumulo di copertoni, cantieri pubblici o privati, vivai e serre e altri a procedere con il trattamento antilarvale. “Oltre a questo è però necessaria – dice Raoul Mosconi, assessore al Welfare del Comune di Forlì – un'attivazione in prima linea di tutti i cittadini che attraverso piccoli accorgimenti devono fare la loro parte in questa importante lotta contro le zanzare, vettori di malattie trasmissibili all'uomo. Quest'anno, col le olimpiadi di Rio, va riservata un'attenzione in più, in quanto assisteremo ad un possibile trasporto di malattie tropicali da parte di turisti che si recheranno in Brasile”.
Ecco quindi alcuni semplici gesti che si possono compiere nella propria abitazione: cercare di evitare il crearsi di ristagni d'acqua, ad esempio coprendo i sottovasi delle piante; trattare con larvicidi biologici le zone più a rischio; promuovere anche tra gli altri abitanti del quartiere l'utilizzo di comportamenti virtuosi; segnalare alla Polizia Municipale o alla Guardia Forestale eventuali casi di degrado. Sono previste sanzioni a carico di privati e di aziende che non rispettano le norme di disinfestazione, a partire da 50 euro fino ad un massimo di 500 per i primi, da 200 a 1200 euro per i secondi.
“Un problema sempre più frequente – dice Guglielmo Pampiglione, entomologo - sono le case che rimangono vuote durante lunghi periodi in estate durante i trasferimenti per ferie, queste infatti possono cadere in uno stato di abbandono che intensifica la presenza di zanzare. Altro problema, conseguente alla crisi dell'edilizia, è l'abbandono delle strutture in cui non è stata ultimata la costruzione”. Tutte le informazioni riguardo alla lotta delle zanzare sono reperibili nel sito realizzato dalla regione Emilia-Romagna www.zanzaratigreonline.it e per scoprire quando sono stati o verranno effettuati i trattamenti larvicidi in una determinata zona di Forlì consultare il sito del comune.