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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Università, Forlì Città Aperta: "Sempre meno case in affitto disponibili. Servono convitti per studenti"

Tra i lavori in corso, una nuova aula studio vetrata del costo di 800.000 euro (per soli 80 posti studio), l’ampliamento delle zone sportive, due nuove aule magne, e un “collegio universitario d’eccellenza” probabilmente presso l’ex Hotel della Città

Forlì città universitaria, ma "ci sono sempre meno case in affitto disponibili". E' l'osservazione di Forlì Città Aperta a pochi giorni dall'inaugurazione della nuova fase di lavori al Campus di Forlì. Espongono dall'associazione: "Assieme l'Unibo e il Comune progettano “uno dei campus più belli d’Italia”: tra i lavori in corso, una nuova aula studio vetrata del costo di 800.000 euro (per soli 80 posti studio), l’ampliamento delle zone sportive, due nuove aule magne, e un “collegio universitario d’eccellenza” probabilmente presso l’ex Hotel della Città. Tutto molto bello e avveniristico, ma le migliaia di studentesse e studenti che arriveranno a Forlì dove staranno? Seguiamo da tempo la situazione abitativa a Forlì, e stiamo notando un acuirsi del problema abitativo per varie fasce della popolazione: sempre meno case in affitto disponibili, case sempre più fatiscenti adattate ad alloggi per studenti costretti ad accettare l’unica occasione trovata, prezzi che lievitano e conseguente impossibilità per i lavoratori di trovare una casa a prezzi accettabili. Sempre di più gli annunci per i quali si affitta “solo a studenti”; senza parlare della specifica “non si affitta a stranieri”, ormai una vergognosa prassi in città"-

"Contando che quest’anno il numero di studenti a Forlì è stato drasticamente diminuito dall’emergenza covid, ci aspettiamo per il prossimo anno una situazione in costante peggioramento, a causa del ritorno dei fuorisede assieme ai nuovi cospicui arrivi legati all’apertura dei corsi di medicina - viene aggiunto -. Il Comune e l’Unibo stanno pensando di fare qualcosa anche da questo punto di vista, o ci si vuole limitare alle operazioni-vetrina? È totalmente inutile avere un playground del campo, un collegio d’eccellenza e una “avveniristica” aula studio in vetro, scimmiottando i grandi campus delle università d’oltreoceano, se poi non si inserisce questo piano di espansione del campus in una riorganizzazione della disponibilità abitativa in città. In Italia scontiamo un’arretratezza storica in questo senso, essendo l’ultimo paese in Unione Europea per numero di posti-letto per studenti in rapporto al numero di studenti; oltre a ciò, siamo anche l’ultimo paese in UE per numero di case pubbliche e popolari in rapporto alla popolazione".

"Se questo problema non viene affrontato subito, prevenendo che si intensifichi, Forlì rischia di fare la fine di Bologna, in termini di boom dei prezzi, corsa alle case in affitto e impossibilità per i non-studenti di accedere al mercato abitativo in centro storico - concludono dall'associazione -. Crediamo che nessuno voglia una realtà universitaria distaccata dalla realtà cittadina e sociale in cui si insedia, e che crei dinamiche che impediscano la coesistenza tra forlivesi e studenti. Chiediamo al Comune e all’Università un impegno congiunto per la creazione di dormitori ad accesso pubblico per studentesse e studenti, e chiediamo al Comune un serio impegno in termini di recupero del vuoto edilizio a Forlì, per prevenire una crisi abitativa che la congiuntura allargamento campus – riattivazione sfratti post covid mostra sempre più alle porte".

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