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Cronaca Forlimpopoli

Urbanistica di Forlimpopoli, il 15 aprile termine ultimo per le osservazioni

Scadono il 15 di aprile i termini per presentare le osservazioni dei cittadini e dei tecnici alla prima variante di Rue (Regolamento Urbanistico Edilizio) adottata il 28 gennaio scorso e pubblicata sul BUR il 13 febbraio

Scadono il 15 di aprile i termini per presentare le osservazioni dei cittadini e dei tecnici alla prima variante di Rue (Regolamento Urbanistico Edilizio) adottata il 28 gennaio scorso e pubblicata sul BUR il 13 febbraio. "La Variante - ricorda l'assessore all'urbanistica e all’Edilizia del Comune di Forlimpopoli, Milena Garavini - ha modificato il Regolamento Urbanistico Edilizio avendo presente l'adeguamento dell’apparato normativo alle disposizioni legislative entrate in vigore successivamente all’approvazione del “primo” Rue (23.05.2008)".

"La Variante di Regolamento Urbanistico Edilizio non prevede “incrementi urbanistici” o nuovi insediamenti rispetto a quanto già approvato nel 2008 - evidenzia l'assessore -. Il 28 gennaio con pubblicazione sul BUR il 13 febbraio è stato adottato il anche Piano di Rischio Aeroportuale che trova applicazione nelle direzioni di decollo ed atterraggio su tutti gli aeroporti aperti al traffico civile, definendo le aree da sottoporre a tutela in ragione del tipo di aeroporto. Le osservazioni dei cittadini e dei tecnici sono importanti per permettere di “assestare” al meglio questo strumento urbanistico, molto vasto e complesso, in un’ottica di collaborazione e di dialogo costante tra le istituzioni, gli uffici comunali e la cittadinanza".

L'assessore invita quindi "i cittadini e i tecnici interessanti a prendere visione dei documenti della Variante di RUE e del PRA pubblicati, sul sito del Comune di Forlimpopoli all’indirizzo https://www.comune.forlimpopoli.fc.it/ nella sezione dell’Edilizia Privata, Territorio e Ambiente o presso gli Uffici del Settore Urbanistica e Edilizia Privata negli orari di ricevimento, per informazioni tel 0543-749248".

Tra le finalità quelle di "evitare duplicazioni di disposizioni normative all’interno del Rue ma anche tra Rue, Psc (Piano Strutturale Comunale)  e Poc (Piano Operativo Comunale) che sono gli altri strumenti urbanistici dell’amministrazione comunale; semplificare l’apparato normativo al fine di una maggiore efficacia ed efficienza applicativa con particolare riferimento a definizioni tecniche, con interpretazioni più chiare e trasparenti e quindi con iter più veloci; relazione tra le norme previste dal Regolamento Urbanistico Edilizio e i riferimenti alle disposizioni legislative di carattere nazionale e regionale; disciplina ovvero modalità di insediamento del territorio urbanizzato e di quello rurale; disciplina delle dotazioni territoriali;( parcheggi, aree verdi e piste ciclabili); procedure per il rilascio dei titoli abilitativi; requisiti tecnici di sostenibilità e di qualità urbanistica ed edilizia".

Tra gli obiettivi quello di "rendere ancora più trasparenti i processi amministrativi e il rapporto con i tecnici e il cittadino e tra gli stessi privati; contenere il consumo di suolo, privilegiando la realizzazione di nuovi interventi edilizi in aree libere intercluse e la riqualificazione di parti di città anche attraverso processi di sostituzione e rigenerazione edilizia; promuovere la prevenzione/riduzione dei rischi che interessano il territorio (idrogeologico, idraulico, sismico, ecc), associata a politiche di tutela e valorizzazione delle risorse ambientali presenti, per uno sviluppo sostenibile; tutelare le aree di valore naturale e ambientale; promuovere il recupero e la rifunzionalizzazione del patrimonio storico e architettonico, culturale e testimoniale diffuso nel territorio rurale; promuovere il risparmio energetico e l’uso di fonti energetiche rinnovabili;
migliorare l’immagine urbana; incrementare e qualificare la “città pubblica” con una migliore dotazione di attrezzature e spazi collettivi negli ambiti consolidati e con interventi di riqualificazione diffusa in grado di produrre una nuova qualità urbana;
delocalizzare dal contesto residenziale le attività incompatibili; migliorare le relazioni interne anche attraverso il potenziamento della rete di infrastrutture di mobilità sostenibile.

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