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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Vanno in Brasile per vedere i mondiali, tornano a Forlì con la dengue

Puntualmente si è verificato quanto era stato previsto dal Ministero della Salute che, in occasione dei mondiali di calcio, aveva evidenziato la possibilità di un aumento di casi di malattie tropicali

Puntualmente si è verificato quanto era stato previsto dal Ministero della Salute che, in occasione dei mondiali di calcio, aveva evidenziato la possibilità di un aumento di casi di malattie tropicali  (in particolare di Dengue) importati da viaggiatori andati in Brasile per assistere all'evento sportivo. Due forlivesi hanno contratto questa malattia proprio al rientro da un soggiorno in Brasile. La Dengue si trasmette all’uomo solo tramite la puntura delle zanzare infette per cui, anche se la malattia è stata contratta in un paese straniero, sono state attivate tutte le procedure di sorveglianza previste dal “Piano regionale per la prevenzione di Chikungunya e Dengue” e, a scopo precauzionale, sono stati attivati i trattamenti di disinfestazione intorno alle abitazioni dei due soggetti ammalati.

Questi provvedimenti servono  per diminuire in tempi rapidi il numero delle zanzare, evitando così il  potenziale contagio di questi insetti vettori e di conseguenza l’eventuale trasmissione ad altre persone . Inoltre il Dipartimento di Sanità Pubblica di Forlì ha posto sotto sorveglianza gli altri componenti della comitiva che si è recata in Brasile, tutti asintomatici. Queste misure preventive si associano agli interventi di contrasto alla diffusione delle zanzare che il comune di Forlì, come gli altri comuni del territorio, sta effettuando in linea con il programma regionale di lotta, nel quale veste un ruolo importante anche il cittadino con  l’attivazione di comportamenti corretti nelle proprie aree private.

Normalmente la Dengue si manifesta con febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, e in alcuni casi anche con irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini. La diagnosi è normalmente effettuata in base ai sintomi, ma può essere più accurata con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue.

Non esiste un trattamento specifico per la Dengue, e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Le cure di supporto alla guarigione consistono in riposo assoluto, uso di farmaci per abbassare la febbre e somministrazione di liquidi al malato per combattere la disidratazione. La misura preventiva più efficace contro la Dengue e altre malattie molto diffuse nei paesi tropicali mete di viaggi (es. Chikungunya e malaria) consiste nell’evitare di entrare in contatto con le zanzare vettore di queste malattie. Diventano quindi prioritarie pratiche come l’uso di repellenti, vestiti adeguati e protettivi, zanzariere e tende.

Ogni viaggiatore dovrebbe essere consapevole del fatto che proteggere la propria salute significa proteggere anche quella degli altri e che per farlo prima della partenza  occorre informarsi sui rischi sanitari presenti nei vari Paesi del mondo, eseguire le vaccinazioni consigliate, adottare i comportamenti utili per prevenire la trasmissione di infezioni per via alimentare, sessuale o da insetti vettori. E’ inoltre importante che il viaggiatore al rientro da un soggiorno in Paesi esteri informi il proprio medico curante se compare febbre o altra sintomatologia.

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