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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Vecchiazzano capitale dei presepi. Quello meccanico dedicato a San Giuseppe

Nella frazione forlivese posta sulle prime pendici appenniniche, la rievocazione dei natali di Cristo trova due opere di grande richiamo

Vecchiazzano capitale dei presepi. Nella frazione forlivese che si inerpica sulle prime pendici appenniniche, la rievocazione del natale di Cristo trova due opere di forte richiamo: il presepe meccanico allestito da Franco Casadei e la sua equipe all’interno della chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari, e la grande natività proposta nel piazzale antistante la chiesa dell’Opera “Nostra Signora di Fatima”, dai Servi del Cuore Immacolato di Maria.

Il primo, conosciutissimo in tutta la regione e anche oltre, forte delle 30 edizioni già inscenate, aprirà i battenti (sarebbe meglio dire i movimenti) la vigilia di Natale, per poi inoltrarsi sino al 6 di febbraio (festivi 9 - 11 / 14:30 – 19; feriali 10 - 12 / 14:30 - 18). Digerito lo stop dello scorso anno imposto dalla pandemia, la natività biblico-meccanica proposta da Francone e C. affronta la parabola esistenziale di San Giuseppe, patrono della chiesa universale e padre putativo di Gesù.

“Nell’anno dell’enciclica apostolica ‘Patris Corde’ che papa Francesco ha dedicato alla figura di San Giuseppe – dichiara Casadei – non potevamo che rappresentare questa figura chiave nella storia della salvezza. Il pontefice ne parla come “il padre amato, il padre nella tenerezza, il padre nell’obbedienza a Dio e nell’accoglienza della Sua volontà, lo sposo che abbraccia Maria senza condizioni preventive”.

Il santo è anche il padre dal coraggio creativo che emerge soprattutto nelle difficoltà e che fa nascere nell’uomo risorse inaspettate. Giuseppe è anche il falegname, il carpentiere che ha lavorato “per garantire il sostentamento della sua famiglia”, che ci insegna il valore, la dignità e la gioia del lavoro. In tutto sono dieci minuti di catechesi immersi in effetti di luce e suoni, musica e statue animate, legati da una voce narrante. Un programma computerizzato regola le scene, sincronizzando centinaia di motori, timer, relè elettronici, pistoni ad aria compressa, montacarichi e pannelli girevoli.

“Il Presepe – continua Casadei - per queste sue caratteristiche, è una coinvolgente occasione di riflessione sui temi del Natale, anche per classi di scuola e catechismo, che ogni anno sono via via più numerose”. Sempre a Vecchiazzano, ma in via Borghina, a due passi dall’ospedale Morgagni Pierantoni, ecco il monumentale presepe con 20 statue a grandezza naturale della ditta Fontanini di Lucca, realizzato nel piazzale dell’Opera Nostra Signora di Fatima.

“Il fulcro della scena – dichiara il superiore della comunità religiosa, padre Daniele Marzotto – rimane la nascita di Cristo, ma spicca anche l’annunciazione, prologo dell’intero messaggio di redenzione cristiana. In questa società sempre più consumistica e attratta da ciò che è effimero – continua il sacerdote - ci risuona confortante l’affermazione di Sant’Agostino: «Ci hai creati per Te, o Signore, e il nostro cuore non ha pace fino a che non riposa in Te»”. Da questa consapevolezza di avere scoperto il tesoro nascosto che inonda il nostro cuore, nasce il desiderio di realizzare quella nuova evangelizzazione che San Giovanni Paolo II intendeva anche come “nuove forme”, “nuovi metodi” e “nuovo ardore”.

In definitiva, ed è questo è il messaggio dei religiosi di via Borghina, giunti a Forlì nel 2007, “anche il Presepe diventa un modo concreto e semplice per l’annuncio della Buona Novella di un Dio che si è incarnato, che è nato, morto e risorto per amore nostro, per poterci donare se stesso, rivelarci il Padre e mandare lo Spirito Santo”. Il presepe di via Borghina è visitabile fino all’Epifania, approfittando della S. Messa celebrata ogni giorno alle 19.

Vecchiazzano-Presepe Via Borghina

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