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Cronaca

Veglia di Pentecoste, il vescovo Corazza: "Dopo la pandemia ripartiamo dal Vangelo"

La veglia si svolgerà in presenza, nel rispetto delle nome anti-covid, ma sarà trasmessa in diretta anche sul canale Youtube della Diocesi

“Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra! Dopo la pandemia ripartiamo dal Vangelo”. Torna la Veglia di Pentecoste, celebrazione della discesa dello Spirito Santo sugli apostoli, nucleo originario della chiesa di Cristo pronta ad annunziare la buona notizia. Il tradizionale momento di preghiera è in programma sabato, alle 20.15, in Cattedrale e sarà presieduta dal vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, a conclusione del tempo di Pasqua.

La veglia si svolgerà in presenza, nel rispetto delle nome anti-covid, ma sarà trasmessa in diretta anche sul canale Youtube della Diocesi. La partecipazione è libera fino ad esaurimento posti. Sono invitati in particolar modo gli animatori dei gruppi del Vangelo, i volontari che durante questi mesi hanno fatto il servizio di accoglienza all’ingresso delle chiese e i giovani che si sono resi disponibili per aiutare le persone in difficoltà durante la pandemia. Non si terrà la tradizionale liturgia dell’accensione del fuoco in piazza San Giovanni Paolo II (sagrato del Duomo): la preghiera inizierà direttamente in Cattedrale con la processione del cero pasquale e la benedizione delle candele, che i presenti accenderanno rimanendo fermi ai loro posti. Dopo la proclamazione del Vangelo sono previste alcune testimonianze, che racconteranno della volontà di rinascita del Popolo di Dio a partire dalla parola, dal pane e dai poveri, le tre “p” basilari indicate dal vescovo all’inizio dell’anno pastorale. La veglia sarà animata dal coro del Rinnovamento dello Spirito e dal gruppo di danza sacra. Mons. Corazza concluderà la preghiera con il mandato missionario agli operatori pastorali e della carità e agli animatori dei gruppi del Vangelo.

“Con la Pentecoste  – è l’invito del vescovo – ad un incendio rispondiamo con un altro incendio. Per fermare l’incendio della pandemia e del distanziamento sociale rispondiamo con l’incendio dell’amore del Signore. Come nella Pentecoste dei primi cristiani, il Signore ci insegni lingue nuove. Anche in quest’anno particolare, lo Spirito Santo ci ha aiutato a rispondere al male con il bene. Vi aspetto alla preghiera comunitaria in Duomo per imparare il linguaggio nuovo dell’amore”.

La Pentecoste

La Pentecoste è una solennità cristiana, derivante dalla tradizione ebraica (festeggiava il dono della Legge sul Monte Sinai), in cui viene celebrata l'effusione dello Spirito Santo, dono di Gesù e la nascita della Chiesa. Cade nel cinquantesimo giorno dopo Pasqua (da qui il nome), di domenica. Nel mondo ebraico era legata strettamente anche all’agricoltura: se l'offerta di un covone d’orzo segnava l'inizio della stagione del raccolto, il dono di un pane prodotto con il grano nuovo ne indicava il termine. Secondo quanto narrato negli Atti degli Apostoli, “il giorno della festa di Pentecoste, mentre i discepoli di Gesù si trovavano tutti nello stesso luogo, sentirono un forte rumore e un vento impetuoso riempì la casa dove stavano. Quindi videro qualcosa di simile a lingue di fuoco che si separavano e si posavano su ciascuno di loro; tutti i presenti furono ripieni di Spirito Santo e si misero a parlare in altre lingue”.

Foto di repertorio, una precedente veglia di Pentecoste

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