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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Controlli della velocità in numerose frazioni forlivesi: tra un mese operativi 18 'Velo ok'

I lavori per i basamenti sono in corso e nel giro di circa un mese le colonnine saranno posizionate, tutte assieme. Sono in dirittura di arrivo i 18 'Velo ok'

I lavori per i basamenti sono in corso e nel giro di circa un mese le colonnine saranno posizionate, tutte assieme. Sono in dirittura di arrivo i 18 'Velo ok' che andranno ad essere posizionati in diverse frazioni del comune di Forlì, al fine di dissuadere la velocità in attraversamento dei centri abitati. Già presenti in diversi Comuni vicini, ora sbarcano “in forze” anche a Forlì. Il provvedimento è stato annunciato in conferenza stampa giovedì pomeriggio.

Spiega il sindaco Davide Drei: “Negli ultimi 10-15 anni molti accorgimenti hanno diminuito di molto la mortalità, ma anche poche unità di morti sulle strade restano una tragedia”. Le azioni concrete per la sicurezza stradale, spiega il primo cittadino, “sono una operativa con le azioni per migliorare le condizioni di viabilità, il deterrente sulla velocità e la messa in sicurezza degli utenti deboli, l'altra parte dal tema educativo e culturale, ed è in essere da tempo con la scuola, con migliaia di studenti coinvolti”. 

Dove vengono posizionati 

I Velo ok saranno posizionati sulla via Cervese a Carpinello (2), Pievequinta (1), Caserma (1) e Casemurate (1), per un totale di 5 'Velo ok', tre in direzione mare (Carpinello, Pievequinta e Caserma) e 2 in direzione Forlì (Carpinello, Casemurate). A Carpinello è prevista una terza struttura in via Brasini verso Forlì e a Caserma su via Erbosa in direzione nord. Un'altra colonnina farà capolino su via del Bosco a San Leonardo. 

Nuovi Velo Ok sulle strade del forlivese

In un'altra zona della campagna forlivese, quella nord, arriveranno altri 4 'Velo ok': uno a Roncadello (via XIII Novembre), 2 a Villafranca (via XIII Novembre e via Lughese in direzione Lugo) ed uno a San Martino in Villafranca (su via Lughese in direzione Lugo). Nella stessa zona un altro 'Velo ok' farà la sua comparsa a San Tomé (su via Minarda). I rimanenti arriveranno sulle principali strade statali di accesso alla città: uno a Durazzanino su via Ravegnana al posto della colonnina precedente (in direzione Forlì), uno a Villanova su viale Bologna (in direzione Forlì), due su via Firenze (a San Varano e Villa Rovere, in direzione Castrocaro), uno in viale dell'Appennino, tra Collina e San Lorenzo in Noceto (in direzione Predappio).

Come funzionano

E' bene ricordare che non si tratta di dispositivi automatici, ma funzionano in modalità sanzionatoria “a turno”, col presidio della polizia municipale, che è tenuta alla contestazione immediata dell'infrazione, in caso di superamento della velocità consentita. Nella colonnina arancione, infatti, è possibile posizionare un autovelox mobile, che comunica con una pattuglia che si trova a valle, che deve contestare l'infrazione nell'immediatezza. Senza il presidio della Polizia Municipale resta quindi un “involucro vuoto” che tuttavia funge in modo efficace da deterrente. “Sono postazione di controllo attivate a turno, la differenza rispetto ad un autovelox è quando sono disattive, in quanto rimane la percezione del potenziale controllo e si modera la velocità”, spiega l'assessore Ravaioli. 

L'assessore ammette che si tratta di un “intervento impattante, ma ogni postazione è stata concordata con i quartieri, in un lavoro partecipato”. Ravaioli rigetta l'accusa più facile: “Non sono sistemi pensati per fare cassa, ma sono dissuasori, strumenti per indurre il guidatore a moderare la velocità, dato che sono le popolazioni residenti a percepire le velocità elevate come un problema per la loro sicurezza”. 

Sono state già effettuate delle rilevazioni delle velocità medie in numerosi punti in cui saranno posizionati i 'Velo Ok'. A Carpinello è stato riscontrato che l'82 percento dei 10mila passaggi giornalieri erano sopra i limiti, con una media dei 59 km orari e una punta massima di 144 km orari. A Pievequinta questo dato sale all'87 percento, con 61 km orari come media. Stesso livello a Casemurate: si transita ad una media di 59 km all'ora e nell'81 percento dei casi sopra i limiti.

Gli altri interventi

I dissuasori della velocità saranno uno strumento in più, che si innesta su un lavoro continuo della polizia municipale anche su altri fronti. Secondo le stime della Polizia Locale, infatti, su 900 incidenti rilevati direttamente, tra le motivazioni al primo posto c'è la distrazione, a sua volta in buona parte causata dallo smartphone, con circa 350 casi su 900, poi la guida in stato di ebbrezza con 70 accertamenti positivi, a seguire le mancate precedenze e l'alta velocità. Spiega il vicecomandante Andrea Gualtieri: “Nel 2018 abbiamo controllato 18.500 veicoli, con 2.400 controlli con l'alcol test. Abbiamo anche utilizzato anche pattuglie in abiti civili per colpire la guida coi cellulari”. L'autovelox ha 'pizzicato' 2500 velocità oltre i limiti.

Campagna per la sicurezza stradale 

per il versante educativo, invece, Forlì aderisce alla campagna “Attenta-mente” , che vedrà due incontri con gli studenti delle scuole medie venerdì (alla 'Matatia' e alla 'Caterina Sforza')  e la prossima settimana due spettacoli di burattini, diretti alle scuole dell'infanzia ed elementari. Alle iniziative collabora anche la Fondazione Asaps. La sicurezza stradale urbana è ancora un'emergenza, come spiega Paolo Goglio, referente della campagna: “In Italia  sulle strade urbane avviene il 75 percento degli incidenti, con il 70 percento dei feriti e il 44 percento dei morti”. Anche se va detto che in dieci anni è calata del 36 percento la mortalità, ma solo del 9 percento quella dei pedoni, segno che il calo dei morti in gran parte dipende dai maggiori dispositivi di sicurezza dei veicoli. 

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