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Cronaca

Venerdì Santo, Liturgia della croce: Via Crucis in piazza e un po' in tutta la Diocesi

Venerdì Santo è il giorno dedicato alla celebrazione della passione e della morte di Cristo, e un po' in tutta la Diocesi di Forlì-Bertinoro saranno proposti la liturgia della croce e il rito della Via Crucis

Venerdì Santo è il giorno dedicato alla celebrazione della passione e della morte di Cristo, e un po’ in tutta la Diocesi di Forlì-Bertinoro saranno proposti la liturgia della croce e il rito della Via Crucis. A guidare la consueta processione nel cuore di Forlì sarà lo stesso vescovo monsignor Lino Pizzi: promossa dal Vicariato “Forlì Centro Storico”, esordirà alle 20 dal sagrato della chiesa di San Mercuriale, per poi percorrere un tracciato molto innovativo rispetto al passato: giunta innanzi alla chiesa di San Filippo, la Via Crucis proseguirà lungo via Giorgina Saffi sino all’oratorio di San Sebastiano, per poi raggiungere la chiesa di San Francesco, in corso Garibaldi, e concludersi in Cattedrale con il rito del bacio della Croce.

Alle 22, il corteo farà l’ingresso nella chiesa madre dei forlivesi per la funzione conclusiva e l’annuncio solenne della Pasqua da parte del vescovo. Seguirà l’adorazione corale del crocifisso ligneo portato in processione. L’intera funzione religiosa, diffusa lungo il percorso da altoparlanti “wireless”, sarà allietata dal Coro vicariale. L’attuale processione del venerdì santo, cadenzata sullo stile della via crucis liturgica, è riapparsa sul quadrante del centro storico cittadino nel 1977. Il percorso ricalca però una ben più antica “Processione del sacro legno della croce”, tenutasi fino all’ultimo concilio ecumenico Vaticano II.

“Quel rito – amava raccontare monsignor Livio Lombardi, parroco della Cattedrale dal 1969 al 2011, scomparso il 18 marzo scorso all’età di 86 anni - era strettamente legato al pezzetto di legno, tuttora conservato in Duomo ed esposto il 14 settembre, che la tradizione popolare fa risalire direttamente alla croce di Cristo”. Guarda caso, la Cattedrale di Forlì è intitolata alla “Santa Croce di Gerusalemme”. E proprio alla Terra Santa verrà devoluto il corrispondente in danaro del digiuno dei tanti che avranno preso parte alla solenne “Via Crucis” cittadina.

La sera del Venerdì Santo, fra le 20 e le 20.30, quasi tutte le parrocchie della periferia forlivese e del forese proporranno una Via Crucis. A cominciare da quella interparrocchiale, che inizierà alle 20.30 dalla chiesa di San Giovanni Battista del Ronco, officiata da don Giovanni Severi, per concludersi a Villa Selva. Allaghiamoci ora al resto della Diocesi: se a Forlimpopoli il rito partirà alle 20 da San Pietro per concludersi a San Rufillo, stesso orario d’inizio anche a Bertinoro con esordio dalla Concattedrale. Se a Castrocaro la Via Crucis inizierà alle 20.30 dalla chiesa parrocchiale per salire fino alla Rocca, a Meldola comincerà dalla chiesa di San Francesco per poi attraversare il nucleo urbano e raggiungere San Nicolò.

A Portico di Romagna, dalle 21, i figuranti in costume accompagneranno la statua del “Gesù morto” lungo le vie del paese. Stesso rituale anche a Premilcuore, con inizio alle 20 dalla pieve di San Martino. A Santa Sofia, alle 20.30, è in programma la tradizionale processione che prende il via dalla chiesa del Crocifisso per poi attraversare i tre ponti del paese. La Via Crucis vivente più impegnativa della Diocesi sarà quella in programma a San Benedetto in Alpe: partita alle 21 dalla chiesa del Mulino, all’imbocco del celeberrimo sentiero dell’Acquacheta, la processione risalirà il paese sino all’antica abbazia camaldolese del Poggio.

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